Nella bellissima cattedrale di Ivrea si è tenuto sabato 18 giugno alle 20.30 l’evento finale della giornata intitolata “La tua strada e la mia”: il concerto testimonianza dei Reale.
Erano presenti molti giovani, famiglie e adulti: alcuni conoscevano già il gruppo musicale mentre altri hanno avuto l’onore di conoscerlo proprio in questa occasione.
La rock band cristiana ha deciso di raccontare la sua storia attraverso le canzoni, intervallandole con gli episodi più significativi, una band nata dall’incontro, negli anni ’90, di Alessandro e Francesca, tossicodipendenti, con Madre Elvira nella Comunità Cenacolo di Saluzzo.
In questo luogo la rabbia, l’odio, il giudizio e il bisogno di felicità si trasformano in curiosità, conoscenza, fiducia e poi fede.
Un cammino lungo che trasforma i due giovani e che li coinvolge perché le proposte della Comunità donano finalmente senso ai giorni che passano e la preghiera chiesta da Madre Elvira, all’inizio accettata con fatica e senza darle importanza, diviene atto libero di servizio concreto.
Nel messaggio di Gesù ritrovano così la ribellione e il significato della vita che hanno sempre ricercato.
Alessandro e Francesca, già appassionati di musica, mettono al servizio della Comunità il loro talento e successivamente si fidanzano e decidono di sposarsi, una storia d’amore che si intreccia con altre vite: il gruppo si allarga con nuovi membri e si allarga anche la loro missione.
Dal 2009, con l’autoproduzione del cofanetto “Come nessun altro”, contenente le canzoni nate nelle Comunità, la band inizia a girare l’Italia e a farsi conoscere oltre i confini, fino al 2019 con la nascita di “Luce”, la canzone forse più conosciuta.
Il Covid-19 frena purtroppo le attività live, ma Alessandro con il sostegno e l’aiuto del figlio Samuele, crea il fantastico singolo “Migliore”, che riapre la strada.
Ed ecco qui che “la strada è tua ma è anche la mia”, perché la percorriamo insieme, ognuno con le gioie e i dolori che si porta nel cuore; emozionante è infatti stato ascoltare tanti piccoli aneddoti della coppia e della vita della band, raccontati con una serenità e uno sguardo davvero unici.
Uno sguardo di chi è consapevole che la vita è un dono e che Dio ci ama con tutte le nostre ferite.
Il coinvolgimento del pubblico al concerto di sabato sera è stato notevole: i presenti hanno cantato e battuto le mani a ritmo di musica, ma il momento più toccante è stato quando tutti si sono inginocchiati davanti a Gesù Eucarestia.
Dalle canzoni e musica ad alto volume, si è passati nel giro di pochi secondi ad un clima di assoluto silenzio per l’adorazione, un’emozione difficile da descrivere.
Per alcuni minuti si è pregato in silenzio, poi aiutati dalle parole di una canzone della band ognuno liberamente ha espresso ad alta voce le sue intenzioni di preghiera.
Tra le tante, un ringraziamento per aver vissuto una giornata in compagnia degli amici con la voglia di ascoltarsi e confrontarsi e una testimonianza di come l’incontro con Gesù cambia la vita.
La parola più ripetuta dai Reale è stata “Grazie!” e con un grazie si è conclusa la serata, dopo l’ultima canzone ancora si respiravano tanta gioia e altrettanta speranza, il gruppo ha anche invitato i presenti ad aiutare la loro missione, facendoli conoscere ad altri amici in modo da diffondere la loro musica e il loro messaggio.
Elena Maria Coello