Torna carnevale, tornano le giostre in piazza D’Armi, torna l’incubo parcheggi.
Se già in periodi non sospetti in centro città si denuncia la carenza di posti auto, il problema diventa drammatico due volte l’anno: a carnevale e durante la patronale, a fine agosto, quando il luna park occupa interamente il lato ovest della piazza, solitamente adibito a parcheggio libero.
Il vero giorno da incubo, poi, è il mercoledì, quando il grande mercato settimanale, uno dei più importanti del Piemonte, si prende anche tutto lo spazio (di solito viene destinato a parcheggio a pagamento) di piazza D’Armi nord, Foro Boario e piazza D’Armi sud.
Un disastro per la circolazione, con auto posteggiate in tripla fila ai bordi della piazza occupata dalle bancarelle.
Il problema si trascina da decenni e non trova soluzione.
Spesso è indicato come alternativa il parcheggio di piazzale Libertini, vicino alla piscina comunale: ma anche lì, nei periodi suddetti, oltre la metà dello spazio è occupato dalle roulotte dei giostrai e dai camion che trasportano le attrazioni stesse; senza contare che, ancora oggi, una porzione non trascurabile del piazzale è occupata dal gazebo dove si eseguono i tamponi molecolari e dalle transenne che segnalano il percorso per le auto.
La situazione è leggermente migliore il sabato, quando gli ambulanti del mercato occupano “solo” piazza D’Armi sud e una parte del Foro Boario.
A poco serve il parcheggio di via Orti, che si trova al fondo di viale Marconi, dove sono concentrate tre fra le principali scuole della città e dove, durante gli orari di ingresso e uscita degli studenti, il caos regna sovrano, con le auto dei genitori che sostano nei modi più disparati; poco sollievo anche dal parcheggio della “Tola”, con un numero di posti auto che, nei giorni di mercato, è del tutto insufficiente a rimpiazzare gli stalli sottratti dalle bancarelle.
Ai chivassesi non resta dunque che armarsi di santa pazienza e sperare che, prima o poi, a Palazzo Santa Chiara qualcuno escogiti una brillante soluzione.
Redazione Web