E’ bello che, con il grande ottimismo che dovrebbe caratterizzare i cristiani, si riprendano le tradizioni delle nostre città.

Sabato 18 giugno, per la prima volta in assoluto di sabato, a Chivasso è stata solennemente celebrata la festa del Corpus Domini.

Fino a prima della pandemia questo rito aveva luogo di domenica: Santa Messa solenne, processione con i priori culminante nella benedizione eucaristica, pranzo di rito coi principali collaboratori nella liturgia.

Avendo però il parroco don Davide più comunità da seguire e non volendo negare a quelli delle frazioni maggiori la loro processione, nel capoluogo si è dato il via a questa novità – l’anticipo di un giorno della festa del Corpus Domini -, che è molto piaciuta.

La liturgia è iniziata con la Santa Messa delle 17, orario consueto del sabato; presenti i priori in carica per il 2022 Franca Sarasso e Piero Martellozzo, quelli uscenti (del 2019) Silvia Bizzotto e Doriano Alberto e quelli entranti già individuati per il 2023 Paola Giovanetti e Claudio Moretti.

Durante la celebrazione il prevosto ha imposto il Crocifisso dei Lettori a Lorenzo Bella e a Lucia Torasso, e ha ammesso nello stesso gruppo come “iniziata” Giovanna Laineri, una gentile signora già impegnata nel coro.

Don Davide nell’omelia ha sottolineato l’importanza di riprendere le tradizioni care ai Chivassesi e ha anche messo in luce la bellezza della processione, perché questa vuole dimostrare che Gesù vuole scendere e camminare per le strade della nostra vita.

Al termine della Messa si è snodata la processione che ha percorso via Torino, via Lungo Piazza d’Armi, via Caduti per la Libertà fino alla tettoia della piazza Carlo Noè.

Qui i responsabili del Borgo Vercelli hanno preparato l’altare e addobbato il luogo con fiori per accogliere Cristo.

Don Lorenzo Santa, che aveva portato il pesante ostensorio con il Santissimo Sacramento per tutta la durata del percorso, ha impartito la solenne benedizione.

A seguire le fotografie di rito con i priori in carica e gli altri che si erano uniti nella preghiera, con l’invocazione della pace sul mondo intero.

Al termine si è sciolta l’assemblea e molti partecipanti si sono recati all’oratorio dove è stata servita la cena a circa un centinaio di commensali, fra cui molte coppie di priori, lettori, coristi ed altri cittadini che hanno voluto onorare i festeggiati.

Le offerte raccolte durante la cena saranno devolute per continuare i lavori di restauro del Duomo.