S’intensifica la collaborazione tra Lions Club Alto Canavese, Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese e Asl To4 per un progetto pilota in ambito cardiologico, che prevede nuovo modello operativo di integrazione ospedale-territorio con strumenti di teleassistenza nel percorso assistenziale dello scompenso cardiaco e delle malattie rare a interessamento cardiologico.
Il modello è stato presentato, durante un incontro svoltosi al Golf Club San Giovanni, dal direttore della Cardiologia di Ivrea, Walter Grosso Marra, dalla dirigente delle Professioni Sanitarie Area Assistenziale, Clara Occhiena, e da un cardiologo dell’équipe di Ivrea, Alessandra Truffa Giachet.
Gli ospiti sono stati accolti dalle presidenti Nella Falletti Geminiani, del Lions Club, e Patrizia Rosboch, dell’Inner Wheel Club, e hanno presenziato numerosi soci, gli officer distrettuali Lions Giacomo Spiller e Michele Nastro e una rappresentanza di presidenti di alcuni dei Club limitrofi: Sara Alice, del Rivarolo Canavese Occidentale accompagnata dal segretario Luca Dezzani; Alessio Bertinato, del Candia Lago; Linda Usai Fiore, del Chivasso Duomo; Davide Bevilacqua, del Chivasso Host.
Il progetto si propone di definire i processi e i flussi dalla fase acuta ospedaliera a quella cronica territoriale per i pazienti affetti da scompenso cardiaco o nelle fasi di scompenso di malattie rare a coinvolgimento cardiovascolare.
Nella fase ospedaliera l’obiettivo è stabilizzare le acuzie cardiovascolari utilizzando sistemi di supporto tipici delle aree assistenziali per elevata intensità di cura e monitoraggio.
Nell’ambito dello shock cardiogeno si lavora all’interno di una rete hub and spoke, che integra le competenze dei Centri ospedalieri periferici spoke e degli ospedali centrali di riferimento hub e che garantisce la fruizione di sistemi di assistenza al circolo di secondo livello, quali la pompa percutanea per il supporto del ventricolo sinistro e la circolazione extracorporea, presenti nel Centro hub di riferimento.
Nell’ambito dello scompenso avanzato, l’Asl To4 si relaziona con l’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino per la potenziale immissione in lista attiva per trapianto cardiaco.
Il paziente che ha superato la fase acuta viene preso in carico dal territorio tramite gli infermieri di famiglia e comunità.
La comunicazione tra il Nucleo ospedaliero di continuità delle cure e Centrale operativa territoriale è costante e biunivoca.
Sono diversi gli strumenti utilizzati.
Ne sono un esempio i device per la valutazione dei parametri vitali a domicilio, gli elettrocardiografi con capacità di trasmissione del dato dopo apposito collegamento alla rete aziendale (teletrasmissione), le sonde ecocardiografiche con trasmissione wireless, i sistemi elettronici di archiviazione dati e immagini per la Cardiologia, i telefoni cellulari e i tablet.
Redazione Web