Tenuta Roletto
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giovedì 3 Luglio 2025

Reale mutua
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giovedì 3 Luglio 2025

Ha concelebrato il Cappellano Militare T.Col. Don Diego Maritano, unitamente al Parroco Don Sergio Noascone

PRA SCONDU' - L'Arma dei Carabinieri celebra la Virgo Fidelis - Liturgia sentita e partecipata, presso uno dei Santuari mariani più amati in tutto il Piemonte - La Compagnia di Ivrea della "Benemerita" sempre attenta al legame profondo e sincero con il territorio - Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Salera - LA GALLERY

On line il video di 50 minuti - Oggi 12 giugno non possiamo non ricordare il sacrificio del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto sotto il fuoco di malviventi nell'adempimento del proprio dovere nei pressi di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi - 

La celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, tenutasi, mercoledì 11 giugno, dalla Compagnia di Ivrea diretta dal Cap. Manuel Grasso, presso il Santuario di Pra Scondù è stata come sempre vissuta...

Perfetta l'organizzazione che ha richiesto un grande impegno del Parroco, Don Davide Kamal

CAREMA - Ventisette ragazzi e ragazze ricevono la Cresima dal Vescovo Daniele - Grande presenza di popolo, nell'abbraccio affettuoso al Pastore della Chiesa eporediese e canavesana - L'omelia del Presule seguita con viva attenzione - 

La piccola Parrocchia al confine con la Valle d'Aosta frequentata anche da fedeli di Pont Saint Martin

(servizio di giancarlo guidetti ) – Quella appena trascorsa è una domenica in cui diverse...

Lo scorso 10 giugno

FELETTO - La bella realtà delle "Assuntine" - Volontariato operoso ed intelligente a favore della Parrocchia, animato dalla devozione alla Beata Vergine Assunta  - Non manca anche, dopo tanto lavoro, un momento di gioiosa convivialità, in vista dei prossimi appuntamenti - 

La Madonna guarderà con benevolenza affettuosa queste sue figlie e non mancherà di riservare loro doni e grazie spirituali - 

(g.f. – e.g.) – Serata conviviale martedì 10 giugno presso la parrocchia di Feletto....

Origini della Solennità del Corpus Domini

VILLAREGGIA, MAZZE', TONENGO - Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo - Tre parrocchie sempre capaci di una viva e feconda attività pastorale - Il Vescovo Daniele, invitato dal Parroco Don Alberto Carlevato, incontra i bambini della Prima Comunione e gli Animatori del Centro Estivo

L' "invio" agli Animatori "M.T.V." ha un preciso significato e sottolinea la grande responsabilità di questo servizio

(testo di renato scotti – immagini di gabriele bisco, elena ghirardelli ph, don alberto) –...

Egli stesso spiegava la differenza tra vivere e vivacchiare, tra impegno e svogliatezza

PASQUARO DI RIVAROLO CANAVESE - Pier Giorgio Frassati: l’avventura di un uomo vivo - Molta e attenta partecipazione alla conferenza di Domenico Zeni sul giovane Beato che sarà canonizzato il 7 settembre 2025

Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”.

(g.f. – e.g.) – Venerdì 20 giugno presso la piccola accogliente chiesa parrocchiale di...

Sabato 5 luglio, presentati da Cristina Foglietta, Luisella Nora e Ivonne Carla Vezzetti.

VALPRATO - S'iniziano con la Chiesa di San Silverio e con il Santuario di Iornea gli "Itinerari  di arte, fede e cultura alpina in Valle Soana" 2025 - Ricco programma che offrirà quattro appuntamenti, fino al 23 agosto - Qui tutto il programma

Grazie all’impegno dei tesorieri, dei volontari e del supporto dell’associazione culturale “Lo cher in Val Soana”

(gmd) – Sabato 5 luglio si inizia, con il primo dei quattro appuntamenti, la seconda...

La Solennità succede a quella della Santissima Trinità

CASTELLAMONTE - Nella Solennità del Corpus Domini, la Prima Comunione di ragazzi e ragazze - Liturgia molto partecipata che ha visto l'adesione dell'intera città - IN VIDEO L'OMELIA DEL PARROCO - GALLERY DI 40 IMMAGINI

Ha presieduto Don Angelo Bianchi - Un lavoro d'equipe che ha contato sulla collaborazione di don Joao Munante Frias Gilberto, don Silvio Gignone, dei diaconi Giovanni Malandrino e Raffaele Tonello, delle suore Norma e Brigida -

(giancarlo guidetti) –  La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo si celebra il giovedì o la domenica successiva alla Solennità della Santissima Trinità. Rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore...

Vicaria calusiese e strambinese -

VISCHE - Nella chiesa giubilare delle suore di Betania si celebra la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù - A conclusione del Triduo, Santa Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera -

Ampio excursus storico sulle origini della ricorrenza

(Testo di renato scotti – Immagini di massimo marguccio e martina acotto) – A distanza di più di un secolo dall’enciclica Annum sacrum   di Leone XIII (1878-1903), e come da sana tradizione, si è svolto anche quest’anno presso...

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Mentre l'umanità sperimenta quanto sia stato illusorio credere che i tanti conflitti "locali" non portassero in sè il germe del disastro planetario

PACE, GIUSTIZIA, VERITA' - Le profetiche ed esigenti parole di Papa Leone XIV ai Vescovi italiani - A margine dell'incontro del Santo Padre con l'assemblea della CEI, ora bisogna meditare e mettere in pratica l'insegnamento del Pontefice - Ogni comunità diventi una “casa della pace”, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono -

Lì dove le relazioni umane e sociali si fanno difficili e il conflitto prende forma, magari in modo sottile, deve farsi visibile una Chiesa capace di riconciliazione

(elisabetta acide) – La sera della sua elezione, in attesa trepidante di quelle parole del...

Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella Solennità del Corpus Domini - "Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga" - Audiovideo con Padre Ermes Ronchi - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide -

Voi stessi date loro da mangiare

Gn 14, 18-20 Dal libro della Genesi. In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino:...

DIETRO LO SCHERMO di GRAZIELLA CORTESE

Dragon trainer

I bambini già sanno che i draghi esistono. E, pur senza leggere la dottrina dello scrittore e...

NOASCA – Domenica 6 luglio pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Truc –

Domenica 6 luglio a Noasca si rinnova la tradizionale festa con il pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Truc.
 Situato in posizione dominate, offre una vista impagabile sull’alta Valle Orco e si può ammirare in tutta la sua maestosità il massiccio del Gran Paradiso.
I festeggiamenti si iniziano giovedì 3, con la corsa in salita, il “Vertical del Trucco“  un percorso di 440 mt di dislivello per una lunghezza di 1,65 Km, con partenza alle ore 20 dalla frazione Jerener di Noasca; una bella prova di forza.
All’arrivo premiazione e cena.
Sabato 5 luglio i volontari accoglieranno tutti coloro che vorranno salire per pernottare in tenda nei prati attorno al santuario, alle ore 20 meditazione del Santo Rosario; al termine cena in allegra compagnia e alle 22,30 ricordi degli antichi mortaretti.
Tutto pronto per accogliere i fedeli che domenica 6 luglio, già di buon mattino si incammineranno lungo il sentiero che parte dalla frazione Jerener e si sviluppa all’interno del bosco e dopo circa un’ora di cammino si arriva al Santuario.
Li un thè caldo e caffè di benvenuto ed una tranquillità e frescura invidiata dalla città.
Verso le 9.30 l’inizio delle celebrazioni liturgiche che avranno il culmine con la Santa Messa Solenne presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera e dal Rev.do Don Dario Bertone parroco di Noasca, la funzione sarà allietata dalle Cantorie delle comunità parrocchiali dell’Alta Valle Orco.
Benedizione di tutti i bambini e al termine tradizionale processione attorno al Santuario.
Nell’anno del Giubileo, il Santuario è stato nominato Chiesa Giubilare per il giorno della festa, con l’indulgenza plenaria a tutti i pellegrini che saliranno al Santuario.
La celebrazione Eucaristica sarà trasmessa in streaming sulla pagina facebook de Il Risveglio Popolare
Non solo preghiera, ma anche momenti conviviali, alle ore 13 pranzo con il risotto, la polenta con farina macinata a pietra, lo spezzatino ed il caffè alla casorola, come lo facevano i nostri nonni, proseguimento con canti popolari.
Per coloro che desiderano raggiungere il Santuario, ma per motivi fisici fossero impossibilitati, possono avvalersi del servizio elicottero, con partenza alle ore 8,30.
La festa al Santuario della Madonna del Truc è un mix tra natura, tradizione e spiritualità, basta dire che si tramanda dalla fine del 1500 ed ancora oggi da un’emozione impagabile.
Che fare? Preparate gli zaini, il Truc vi aspetta il 6 luglio, non mancate!
Per info. 3476343334  –  3487422491
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Immagini di repertorio delle edizioni precedenti

Rispondere alle emergenze per offrire un futuro sostenibile e autonomo; Caritas diocesana c’è!

“Il fatto che Caritas mi abbia trovato un alloggio, contribuisca al pagamento di alcune spese fisse e offra al mio bimbo l’assistenza necessaria perché io possa finire gli studi è per me l’opportunità di scorgere un orizzonte più sereno e finalmente autonomo perché potrò presto lavorare”. È il riassunto in poche ma efficaci righe della chiacchierata con questa mamma di 22 anni di origini straniere, con un marito poco più grande di lei che si sta impegnando per imparare bene l’italiano e segue la formazione nel settore alimentare. Guardare ad un futuro di autonomia economica e sociale è ciò che rende grande il servizio della Caritas diocesana che pure beneficia dell’aiuto dell’8xmille alla Chiesa cattolica della Cei e che molto lavora in rete con gli altri servizi del territorio nello spirito della sinergia e della sussidiarietà. Già questa ottica di intervento d’urgenza, che però guarda allo sviluppo del futuro, fa ben sperare nel garantire processi di inclusione che andranno a buon fine.
Di interventi come questi Caritas diocesana ne fa parecchi, con persone diverse, nazionalità diverse, bisogni e fragilità diverse. E con soluzioni altrettanto diversificate. Diamo uno sguardo riepilogativo ad alcuni dati del 2024 che ci sono stati presentati e che bene riassumono il quadro dentro al quale Caritas diocesana si muove ed opera: il numero totale di famiglie assistite non aumenta, anzi, diminuisce leggermente (-5%) anche se aumentano sia in termini assoluti che percentuali i nuovi assistiti (+ 7%). Aumentano i nuclei assistiti italiani rispetto agli stranieri, sia in termini assoluti che percentuali. La suddivisione uomini/donne come capofamiglia resta invariata, sempre intorno al 50%, che comunque in una società ancora maschilista come la nostra può essere un segnale di come la condizione femminile sia la più disagiata, o di come nelle situazioni di difficoltà siano le donne a farsi carico del chiedere aiuto. Aumentano gli assistiti over 64 anni, mentre diminuiscono quelli al di sotto di quell’età, segno del progressivo impoverimento dei pensionati o comunque della popolazione anziana: nel 2021 erano il 12%, ora sono il 16%. Anche fra i beneficiari di Caritas diocesana si assiste all’impoverimento demografico nazionale: fra il 2021 e il 2024 la composizione media dei nuclei italiani è passata da 2,12 persone a 1,84, mentre per gli stranieri aumenta da 2,58 a 2,84. Le confessioni religiose dichiarate sono per la maggior parte cristiana (47% cattolici, 13% altri cristiani), e poi musulmani (16%). Fra le nazionalità dopo gli italiani sono numerosi i brasiliani, molto cresciuti negli ultimi anni, erano 19 nel 2021 e ora sono 168, seguiti dai marocchini e nigeriani. Per quanto riguarda gli interventi di assistenza, Caritas diocesana ci fa notare che a fronte di un totale di famiglie assistite che diminuisce del 5%, il numero di interventi continua ad aumentare.
Permane sempre in regime di emergenza, quella relativa alle abitazioni, dove tutti i beneficiari e le situazioni di criticità sono gestiti in collaborazione con il Consorzio sociale. Sono 8 le strutture in cui Caritas riesce a dare risposte – attualmente per una ventina di persone tra singoli e famiglie – che talvolta si protraggono nel tempo per evidenti necessità; da chi ha bisogno di ospitalità per poter seguire percorsi di formazione per il reinserimento lavorativo, a chi attende un posto in una RSA, da chi esce di prigione e attende un posto di lavoro, a chi segue delle cure di una certa consistenza, da chi ha uno sfratto esecutivo con bambini al seguito, a chi ha trovato riparo dalla violenza casalinga…
Ma Caritas è anche presente in questo periodo estivo con il suo braccio operativo dell’Associazione AGAPE. E lo fa con i fondi della Fondazione CRT che nell’ambito del Progetto “Il mio posto del mondo”, sostiene iniziative nel tempo extrascolastico destinate a migliorare le competenze sociali di bambini e ragazzi fornendo al contempo un supporto alle famiglie in situazione di fragilità, contribuendo al pagamento della retta settimanale dei Centri Estivi di questa estate. Attività che vogliono contrastare la povertà educativa favorendo la partecipazione ai centri estivi del territorio. Caritas è chiamata ad individuare i nuclei in carico a cui indirizzare gli aiuti e definire le priorità.
Caritas diocesana dice “Grazie” ai tanti volontari, tanti, ma mai sufficienti e da qui l’appello a farsi avanti per coprire gli innumerevoli servizi offerti per il vestiario, biancheria, coperte e piumoni, calzature, casalinghi, libri, giocattoli, oggettistica; per i servizi interni della Caritas (dormitorio maschile e femminile, famiglie ospiti, seconda accoglienza, Mensa, Caritas parrocchiali) e per quelli esterni (Associazione Volontari Penitenziari, Servizio Sociale Ospedaliero, Servizi Sociali del Territorio, Associazioni di accoglienza dei migranti).

STRADECITTAMETROTO – Interruzione per lavori sulla provinciale 47 tra Pont Canavese e Ingria

Per lavori di ripristino della pavimentazione in seguito alla posa di cavi interrati, la strada provinciale 47 della Val Soana sarà chiusa al traffico dal km 5+700 ed il km 7+900, tra i Comuni di Pont Canavese e Ingria, tutti i giorni lavorativi da giovedì 3 luglio a mercoledì 9 luglio, secondo le seguenti fasce orarie:
chiusura dalle 8 alle 10.15;
apertura dalle 10.15 alle 10.30;
chiusura dalle 10.30 alle 12;
apertura dalle 12 alle 13;
chiusura dalle 13 alle 16.15;
apertura dalle 16.15 alle 16.30;
chiusura dalle 16.30 alle 18.
Negli intervalli di apertura il traffico sarà regolato a senso unico alternato.
Durante le chiusure, il transito sarà consentito solo ai mezzi di soccorso.
Redazione Web
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Il welfare aziendale all’Olivetti di Ivrea (di Doriano Felletti)

L’asilo di Borgo Olivetti a Ivrea
Oggi si parla molto di welfare aziendale, quell’insieme di beni, di servizi e di iniziative che un’azienda offre ai propri dipendenti, oltre alla normale retribuzione, per migliorare il benessere sia nella vita lavorativa, sia personale: l’assistenza sanitaria, i buoni pasto, gli asili nido, i piani di previdenza complementare e quanto altro, con l’obiettivo di supportare il reddito, la salute e la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
Già nel Dopoguerra, negli anni dello sviluppo industriale, i figli dei dipendenti di aziende quali FIAT, Nebbiolo, Farmitalia, Olivetti ed altre godevano di servizi come asili, colonie, doposcuola, attività formative, sportive e culturali.
E tra questi, i servizi offerti dalla Olivetti erano all’avanguardia, di qualità e di ampiezza tale da essere estesi agli stessi dipendenti e, in alcuni casi, anche all’intera comunità locale.
La riflessione sul benessere dei lavoratori arrivò già da Camillo Olivetti, conscio della responsabilità sociale che investiva l’azienda. Egli riteneva che l’offerta di servizi di carattere complementare e di qualità non rappresentasse un costo per l’azienda, in quanto ripagati da un maggiore impegno e da una aumentata produttività dei lavoratori.
La tutela della maternità e della prima infanzia fu garantita, a partire dal 1941, dall’adozione dell’ALO (Assistenza lavoratrici Olivetti), un ampio programma atto a supportare le dipendenti durante i periodi di gravidanza e di allattamento. Non deve stupire che, nei primi anni della Seconda guerra mondiale, Camillo pensasse alla tutela delle proprie lavoratrici.
Il più importante beneficio previsto dall’ALO, che fu più volte riadattato a seguito dell’evolversi dei contratti e delle politiche di tutela sociale, fu il congedo di maternità, della durata di nove mesi e mezzo e retribuito per l’ottanta per cento dello stipendio.
Furono inoltre istituiti i consultori prenatali e pediatrici, necessari per garantire assistenza sanitaria per le donne in gravidanza e per i neonati, che assunsero le competenze già in capo, fin dagli anni Trenta, al dispensario lattanti che, aperto una volta alla settimana, forniva consulenza alle madri e distribuiva medicinali e alimenti per la prima infanzia.
I consultori erano aperti alle dipendenti e alle mogli dei dipendenti e offrivano il supporto necessario “ad allevare il piccolo in modo razionale e moderno, non solo dal punto di vista fisico, ma anche con un preciso criterio educativo” (Servizi e assistenza sociale di fabbrica, 1953).
Da questa esperienza nacquero, a partire dagli anni Cinquanta, consultori in diversi centri del Canavese, gratuiti ed aperti a tutta la popolazione, con lo scopo di garantire assistenza ostetrica e profilassi prenatale. I servizi prestati dall’ambulatorio pediatrico si estendevano fino ai 14 anni di età del bambino; i costi dei farmaci e delle visite specialistiche erano a carico dell’azienda. Appare opportuno ricordare anche gli importanti programmi di prevenzione, tra i quali la campagna di vaccinazione antipoliomielite del 1957. Inoltre, l’ALO prevedeva anche aiuti economici a sostegno delle giovani madri che, in seconda istanza, integrarono gli assegni familiari corrisposti dall’INPS.
Le politiche dell’Olivetti a favore dell’infanzia si esplicitarono anche attraverso la costruzione degli asili nido e delle scuole materne. L’asilo nido accoglieva i bambini dai 6 mesi ai 3 anni, mentre la scuola materna accoglieva i bambini dai 3 ai 6 anni.
L’aspetto innovativo dell’offerta formativa non riguardava solo la qualità del servizio e l’innovazione nella progettazione degli spazi educativi, ma anche il contesto pedagogico: “scopo dell’educazione non è di somministrare nozioni, ma piuttosto di offrire ai bambini la possibilità di un armonico sviluppo fisico, intellettuale ed emotivo in un ambiente tollerante e favorevole, cioè ricco di stimoli adeguati”.
L’asilo nido di Borgo Olivetti fu progettato tra il 1939 e il 1941 dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini. Presente già nel piano regolatore di Ivrea nel 1938, la scuola sorgeva nelle immediate vicinanze della fabbrica, della stazione ferroviaria e delle abitazioni volute nel 1926 da Camillo Olivetti.
Costruito in cemento armato e rivestito in diorite, l’edificio si sviluppava su un unico piano per garantire la sicurezza dei bambini attorno all’aula giardino, mentre la zona adibita ai giochi fu concepita come un corpo separato posto sulla collina soprastante, raggiungibile attraverso una rampa a partire dal cortile interno dell’asilo. Gli arredi furono progettati dall’Ufficio Tecnico della Olivetti, diretto dall’architetto Gian Antonio Bernasconi.
La scuola materna fu insediata a Villa Casana che, dopo essere stata sequestrata al Cavalier Vittorio Casana dall’esercito tedesco, fu acquistata dall’Olivetti nel 1952 che la ristrutturò e la adibì prima ad uffici, poi, a partire dal 1957, a scuola materna.
L’asilo di Canton Vesco fu l’esito di un progetto avviato nel 1954 dai progettisti Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl in collaborazione con l’azienda; la costruzione, avviata a partire dal 1960, si concluse nel 1964. Il progetto portò alla realizzazione di un complesso di edifici a pianta a forma di L, all’interno di una grande area verde, due dei quali destinati ad asilo, uno a servizi e amministrazione ed uno alla sezione nido, mai avviata.
A partire dagli anni Trenta, nel periodo estivo, i figli dei dipendenti dell’azienda potevano usufruire dei servizi offerti dalle colonie: un mese di soggiorno al mare, oppure in montagna. Il modello educativo, concordato con il CEMEA (Centres d’Entraìntement aux Méthodes de l’Education Active), prevedeva un’esperienza di vita collettiva ma anche di grande autonomia, in modo da stimolare ad esprimere la propria personalità. E per chi rimaneva ad Ivrea, l’azienda mise a disposizione anche una colonia diurna che nel periodo di chiusura delle scuole accoglieva i figli dei dipendenti dai 6 ai 14 anni.
Un momento di attività didattica a Villa Casana.La scuola materna di Canton Vesco

UE e Italia afone di fronte agli ondivaghi dictat di Trump

Gli incontri del presidente Usa Trump con la Nato e la UE hanno palesato una grande arrendevolezza dei governanti Europei di fronte alla Casa Bianca, con un particolare atteggiamento favorevole della nostra Premier Giorgia Meloni verso “l’amico Donald“; fanno eccezione lo spagnolo Pedro Sanchez sul riarmo e il francese Emanuel Macron sull’Ucraina.
Nella riunione della Nato è mancata soprattutto una valutazione generale sulla strategia americana: se – come afferma la Casa Bianca – Putin non è un pericolo, ma anzi è un mediatore per il Medio Oriente, perché mai aumentare le spese militari in Europa? Se invece, come dimostra la perdurante aggressione all’Ucraina, la Russia è oggi un ostacolo alla pace, perché abbandonare – di fatto – il sostegno a Kiev?
Ed anche sulla sempre più drammaticamente insostenibile situazione in Medio Oriente è mancato un confronto serio dopo il conflitto Israele-Iran: perché consentire a Netanyahu lo sterminio, per fame, delle martoriate popolazioni di Gaza? Perché restare indifferenti di fronte all’espansione dei Coloni israeliani in Cisgiordania, nella logica di un solo grande Stato, necessariamente senza palestinesi? Nel dibattito interno alla UE la Meloni e il tedesco Friedrich Merz sono stati i più tiepidi sull’ipotesi di sanzioni a Tel Aviv. Ma che cosa ancora deve succedere nella terra di Cristo per fermare l’inumano sterminio?
Non accenna ad emergere una strategia complessiva, con l’obiettivo di una pace giusta e duratura; c’è piuttosto la rincorsa delle ondivaghe posizioni di Trump, dimenticando che la Casa Bianca, pur nelle sue oscillazioni, non ha mai rotto con Putin e Netanyahu, anzi. Nella UE cresce la debolezza dell’esecutivo von der Leyen, senza che si intravveda un’alternativa nel Parlamento di Strasburgo. Vista da Roma – secondo Romano Prodi – l’alleanza del fronte dei Conservatori tra Trump e Meloni assomiglia ai rapporti nel dopoguerra tra il PCI e l’Unione Sovietica.
Sui dazi USA, poi, c’è stata l’accettazione della misura del 10%, dopo le ipotesi di scambi alla pari; se confermato, sarà un prelievo pesante per le nostre esportazioni verso gli Stati Uniti, soprattutto per la piccola e media impresa.
Sul fronte dell’opposizione italiana si procede al solito in ordine sparso. La segretaria del PD Schlein è impegnata in una forte contestazione da sinistra, con i socialisti e i Verdi europei, contro i progetti di Bruxelles di ridurre le scelte “green”, sollecitati dal mondo industriale; non è escluso un voto contrario all’Esecutivo, anche con possibile crisi del Governo von der Leyen.
Su Gaza PD-M5S- AVS puntano alla linea dura contro le scelte di Netanyahu, contro lo sterminio per fame; i Centristi condividono le critiche, ma non intendono rompere con Israele.
La questione più delicata riguarda l’Ucraina: i pentastellati, impegnati in Europa contro la politica del riarmo, mantengono una posizione sostanzialmente “neutrale”; per questo il “campo largo” non ha presentato una mozione alle Camere sulla perdurante aggressione russa a Kiev.
In tre anni, dall’inizio dell’attacco di Putin, l’atteggiamento di Roma è piuttosto cambiato: Il 16 giugno 2022, il premier Draghi, insieme a Macron e Scholz, andava a Kiev per garantire alle popolazioni bombardate il pieno appoggio dell’Italia e dell’Europa, rilevando che in Ucraina si giocava al destino del Vecchio Continente, il suo ruolo sulla scena mondiale. Poco dopo la “mission” a Kiev il governo di unità nazionale dell’ex presidente BCE, molto sostenuto da Mattarella, cadeva per scelte interne; paradossalmente i tre maggiori artefici della crisi – il grillino Conte, l’ex premier Berlusconi, il ministro Salvini – erano tutti politici in buoni rapporti con la Russia di Putin.
Oggi il governo Meloni continua con gli aiuti a Zelensky, ma dopo la svolta di Trump pro-Putin manca un pieno e indiscusso sostegno politico. L’opposizione, come si è detto, è in ordine sparso ed anche nelle iniziative di pace la questione Ucraina è quasi scomparsa.
Ma, come ci ricorda sempre Papa Leone XIV, ogni guerra è distruttrice dell’umanità, della giustizia, del diritto internazionale. Per questo l’Ucraina merita maggior rispetto, come ai tempi di Draghi-Mattarella.

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