Mars a la tenz, Avril la pitura,
Magg a soagna ancor pì la Natura
Marzo la tinge, Aprile la pittura,
Maggio fa bella ancor più la Natura

 

(elisabetta acide) – I proverbi, lo sappiamo, raccontano la “saggezza” degli antichi attraverso l’esperienza che diventa conoscenza e si tramanda ai posteri .  

Maggio, mese di primavera, per il mondo cattolico mese di Maria la cui tradizione probabile risale al  Medioevo come riscoperta dai culti greci e romani delle dee della fertilità ed alla primavera, Artemide e Flora.

Mese delle rose e del rosario, che ha la probabile origine nel volere dei monaci cistercensi che svilupparono una  nuova  forma di preghiera nel  XIII secolo chiamata  “rosario”, perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna.

Ricordiamo che, ai tempi della Chiesa delle origini ci sono prove dell’esistenza di una grande festa in onore della Beata Vergine Maria che veniva celebrata il 15 maggio di ogni anno, ma solo nel XVIII secolo il mese di maggio è stato associato alla Vergine Maria.

In virtù di queste tradizioni, il  gruppo “IMATOT” dell’oratorio di Borgo Revel, , ha voluto “riscoprire” la tradizione italiana e quella di Borgo Revel e “attualizzarla” nella vita e nelle tradizioni della vita contadina  della borgata, offrendo una giornata dedicata a chiunque vorrà incontrarsi in Parrocchia, per ricordare, rivivere le tradizioni, sperimentare la vita insieme…

Dunque è… Calendimaggio.

L’appuntamento è per domenica 14 maggio proprio presso i locali dell’Oratorio dove i giovani offriranno un “concentrato” di attività, giochi, proprio all’insegna delle tradizioni della borgata.

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La festa di Calendimaggio, “cantar maggio”, ha una tradizione antica che sopravvive ancora oggi.

La versione “locale” è chiamata “Cantarmaggio”,  un’antica tradizione  folkloristica della borgata ( fonte Dino Ponzetto, Borgo Revel pag 123), l’usanza  perduta allo scoppio della prima guerra mondiale, prevedeva gruppi di ragazzi e ragazze che, nelle sere di maggio, andavano nelle aie delle case e cantavano poesie, canzoncine, ricevendo in dono dai padroni di casa, dolci, caramelle, che veniva divisa tra i componenti della comitiva canora.

E ancora una volta i giovani di Borgo Revel si fanno promotori di iniziative parrocchiali, con l’intento di unire la comunità nelle tradizioni: passato e futuro, memoria sociale e collettiva di cultura e società. Iniziativa per ricordare e “stare insieme”, proprio in occasione della Festa della Mamma, che diventa dunque, giornata per le famiglie e per la parrocchia che si riunisce, celebra e vive insieme.

Interessante l’iniziativa della mostra “Vita di una volta” nella quale, grazie al contributo di oggetti appartenenti alle famiglie della borgata, si rivivono nei locali parrocchiali usi, costumi e tradizioni. Vivere attraverso gli oggetti i ricordi e le tradizioni, vuole vivere ricordare ed apprezzare anche i “valori” che soggiacciono alle tradizioni di padre in figlio, in uno stile virtuoso e duraturo, vuol vivere ricordare chi quegli oggetti li ha utilizzati, a chi sono appartenuti, alla antica della quotidianità del lavoro, alla bellezza della festa ed appartengono alle tradizioni depositate nella vita virtuosa di quei valori morali e spirituali che sono nella mente e nel cuore di un popolo.

Importante che il gruppo dei giovani dell’Oratorio parrocchiale senta la necessità di condividere il passato e “portarlo al futuro” per fare come la pianta che prende linfa dalle radici e le diffonde ai rami, rendendo viva e verde la pianta che così continua a crescere.

La giornata prenderà avvio dalla celebrazione della Santa Messa delle ore 9, proseguirà con un Aperimamma, e vedrà i bambini protagonisti dei “messaggi” e poesie per la mamma. A seguire la giornata con un programma di inziative intenso:  le visite guidate della Chiesa Parrocchiale, la mostra di oggetti della vita quotidiana del passato, giochi e tradizioni popolari e immancabile pic nic nella splendida cornice del prato parrocchiale ricco di quei colori che maggio ci regala, all’insegna del rinascere della natura che si rinnova e reca con sé gioia e speranza , voglia di rinnovamento e di promessa di vita.

Tutti sono attesi per uno “stare insieme” che sa di futuro, di condivisione, nella traccia del passato, di quei solchi che hanno caratterizzato la vita agricola del paese e che segnano la “strada” del divenire di una borgata che sente sempre più la necessità di essere comunità.