Da qualche giorno l’area del Monumento ai Caduti, all’estremità dell’allea di corso Torino, è delimitata dalle classiche protezioni che indicano un cantiere attivo.
L’intervento è finalizzato alla posa alla base del Monumento di nuovi corpi illuminanti, che – incassati nella pavimentazione – evidenzieranno al meglio la scultura realizzata da Enrico Carmassi (La Spezia, 1897–Torino, 1975), già direttore della Scuola d’arte di Castellamonte che tra gli anni Cinquanta e Sessanta partecipò a numerosi concorsi per sculture dedicate alla Resistenza.
Tra questi anche il monumento rivarolese “ai caduti in guerra, in prigionia, per la libertà”, che venne solennemente inaugurato il 16 novembre 1969.
In queste settimane è in corso anche il restauro delle lapidi commemorative presso il sagrato della chiesa di frazione Argentera, in via Scognamiglio: affidato alle sapienti e precise mani della restauratrice rivarolese Margherita Riccardi, l’intervento ha riguardato la pulitura della patina biologica e delle macchie di rame, il trattamento delle parti metalliche, la ridipintura di iscrizioni e decorazioni.
Nei prossimi giorni il cantiere di restauro – cofinanziato dal Ministero della Cultura, nell’ambito del bando “Grande Guerra 2022-2023” – proseguirà con la lapide che ricorda i caduti della Prima Guerra Mondiale al cimitero di frazione Mastri.
Redazione Web