La “penultima domenica di carnevale”, 24 febbraio, si apre con le fagiolate di Montenavale, “Cuj dij vigne”, Torre Balfredo e San Pietro Martire, il mercatino degli aranceri in piazza Ottinetti, la parata dei carri da getto, che si presentano poi in piazza del Rondolino.
A mezzogiorno, sul Ponte Vecchio, la riappacificazione fra i rioni Castel-lazzo e Borghetto, sancita dal pranzo della Croazia.
Seconda alzata degli Abbà, dalle 14,30; i cinque piccoli priori delle antiche parrocchie sono sollevati da un Ufficiale sul balcone delle loro abitazioni di San Grato (Giorgia Bolzoni), San Maurizio (Gaia Crosetti), Sant’Ulderico (Olivia Perenchio), San Lorenzo (Alice Bertinaria) e San Salvatore (Matteo Perenchio).
E passiamo al Giovedì Grasso, 28 febbraio: alle 14, in municipio, avviene il passaggio dei poteri dal Sindaco al Generale e nella piazza sottostante il popolo calza il berretto frigio. Mentre in piazza Ottinetti inizia la festa dei bambini e in via Quattro Martiri si svolge la fagiolata di Cuj d’via Palma, si avvia il corteo a cavallo del Generale e dello Stato Maggiore, che si recano in visita a Ve-scovo e Sindaco. E alle 21 le piazze del centro cittadino si accendono nella gi-gantesca festa in maschera (quest’anno orfana degli storici organizzatori, Amis ad Piassa dla Granaja).