Due storie iniziate tanti anni fa, che, misteriosamente, almeno per me, si incrociano in questi giorni.
Venerdì, a Inarzo, in provincia di Varese, viene inaugurata l’espansione della comunità famiglia presso la Cascina Maì. Grazie a tanti amici e benefattori, dopo numerosi tentativi, molte delusioni e difficoltà, la cooperativa sociale Mirabilia Dei è riuscita a sviluppare nuovi spazi indispensabili per l’accoglienza di persone speciali, che fanno fatica a vivere, molta più fatica di tutti noi. La famiglia di Lorenzo e Marcella è il fulcro di questa opera di accoglienza che ha riunito per la festa tante persone importanti: industriali, amministratori, dirigenti di grandi fondazioni e benefattori singoli. Sembrava impossibile arrivare fino a qui. Ma tutto si spiega con una parola che emerge da tutti gli interventi: la Provvidenza.
Renzo, nei Promessi Sposi, dona gli ultimi denari ai mendicanti: “La c’è la Provvidenza! – disse Renzo; e, cacciata subito la mano in tasca, la votò di que’ pochi soldi; li mise nella mano che si trovò più vicina, e riprese la sua strada”. Animati dalla certezza di un disegno buono per sé e i loro fragili compagni di cammino, non si sono mai scoraggiati, arrabbiati sì, ma senza mai dubitare della forza che guida la storia. La Provvidenza ha fatto sempre trovare “que’ pochi (o tanti) soldi”.
Sabato a Firenze si è sposata Sabrina: i suoi occhi azzurri e la sua semplicità hanno conquistato il suo sposo: si sono promessi fedeltà e amore davanti ad una comunità speciale. Una grande famiglia che, attorno a Sergio ed Enza, è cresciuta negli anni attraverso decine di incontri casuali e drammatici come situazioni di abbandono, solitudine, rifiuto e violenza. Era bastato aprire la loro casa. Anche Sabrina era una bambina che il mondo aveva già scartato. Ma la Provvidenza le aveva fatto incontrare una famiglia speciale. Come gli ospiti della Mirabilia Dei. Che meraviglia (di Dio) vederla felice nell’abito da sposa.
Esistono i pazzi di Dio, che continuano nel tempo le gesta del Figlio di Dio, che oggi è risorto in queste case dove tante persone sono ri-fiorite.
“La casa è lo sguardo di Cristo sulla vita di chi ci abita” (J. Carron)