Per la Città metropolitana lo studio commissionato dalla Regione Piemonte ignora i benefici per il territorio
Proseguono gli incontri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per arrivare a una decisione sulla nuova stazione “Porta del Canavese” di interscambio con la linea di alta velocità/alta capacità Torino-Milano, infrastruttura che offrirebbe l’accesso alla rete nazionale, tramite il nodo di Chivasso, alla Valle d’Aosta, al Canavese, al Chivassese, al Monferrato e all’Ovest Vercellese, permettendo agli abitanti di questi territori di beneficiare effettivamente dell’alta velocità per raggiungere Milano e il resto dell’Italia.
La Città metropolitana di Torino partecipa agli incontri al Ministero e tiene alta l’attenzione sul tema della stazione di interscambio di Chivasso. Il vicesindaco metropolitano ribadisce, tuttavia, che nello studio sullo sviluppo di nuove stazioni intermedie sulla linea ferroviaria ad alta velocità commissionato dalla Regione Piemonte a Siti e al Centro studi e progetti innovativi di Rfi manca proprio l’analisi dei benefici trasportistici e socio-economici che recherebbe al territorio il progetto della stazione Porta del Canavese.