Nuovo incontro giovedì mattina, presso la sede della Città metropolitana di Torino sulla vicenda della discarica di rifiuti di Regione Pozzo in frazione Pogliani nel territorio del comune di Chivasso. Attorno al tavolo, presieduto dalla consigliera delegata BARBARA AZZARÀ, i rappresentanti del comune di Chivasso, tecnici e amministratori di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’impianto e delle operazioni di bonifica, Smat, SETA, Smc, Iren, Arpa Piemonte e della stessa Città metropolitana.
La riunione, seguita a quella che si è svolta lo scorso 18 giugno, quando era stato fatto un sopralluogo all’impianto, è servita a fare l’aggiornamento su quanto sta avvenendo nell’ambito della gestione delle discariche presenti all’interno dell’area. In particolare si è parlato della realizzazione di un “percolatodotto” che dovrebbe garantire una maggiore sostenibilità, anche economica della gestione delle discariche, nonché dei lavori di copertura della discarica Chivasso 0, gestita dalla società SETA, e dei vari interventi mirati alla messa in sicurezza e chiusura dell’impianto. In particolare la stessa SETA ha previsto la realizzazione di una pista di accesso proprio per facilitare i lavori sulla sommità della discarica esaurita oltre ad una strada intermedia per consentire l’accesso ai pozzi di biogas.
E’ stato inoltre posto l’accento sulla gestione di tutti gli interventi all’interno del corpo della discarica che si protrarranno nei prossimi anni. Sono trascorsi un paio di mesi dalla notizia dello stanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente di un milione e mezzo di euro destinati proprio alla messa in sicurezza delle discariche, ad integrazione delle risorse già disponibili.
“In futuro si potrà realizzare un impianto fotovoltaico. In merito organizzeremo un incontro con i gestori delle discariche e il comune di Chivasso per verificare tale possibilità e utilizzare gli incentivi appena varati dal Ministero. Riconvocheremo il tavolo a settembre – ha detto tra l’altro AZZARÀ – per stringere i tempi e mantenere costante l’impegno del nostro ente verso quell’accordo di programma destinato a gestire al meglio la parte emergenziale e, in seguito, quella della realizzazione definitiva della bonifica. Oltre ai fondi ministeriali, abbiamo messo a disposizione il fondo di una fideiussione che si aggiunge a quella della Regione Piemonte”.