Orfano di padre e con quattro fratelli si rimbocca le maniche e aiuta la madre.
Il sacerdozio si affaccia presto nei suoi pensieri, ma il vescovo non vuole toglierlo alla famiglia. È la madre, però, a insistere perché il figlio venga accettato in Seminario.
Il 25 aprile 1931 viene ordinato a Città del Messico e un mese dopo celebra la sua prima Messa a Veracruz. Ma entra in vigore la famigerata «legge Tejeda», che prevede la drastica riduzione del numero dei sacerdoti.
Ad ognuno viene notificato l’ordine di allontanamento, con minaccia di morte. Don Dario resta al suo posto e verrà ucciso il 25 luglio, tre mesi dopo la sua ordinazione.