Lo Stato intende abbattere il digital divide che caratterizza le aree montane e rurali con un investimento di 3 miliardi di euro. Se ne è parlato martedì 23 luglio a Torino nel corso della riunione del tavolo regionale che si occupa della realizzazione del Piano nazionale per la banda ultralarga, convocata dall’assessore regionale all’innovazione e ai servizi digitali per cittadini e imprese, Matteo Marnati. All’ordine del giorno la velocizzazione delle autorizzazioni per gli scavi e la posa della fibra ottica indispensabili per la connessione ad Internet ad alta velocità.
L’allora Provincia di Torino, attraverso i Patti Territoriali, aveva già reso disponibile un’infrastruttura in fibra ottica per consentire la diffusione della banda larga e l’accesso ai servizi online per il Canavese, il Pinerolese e altre zone del territorio provinciale, con un investimento di oltre 7 milioni di euro”, afferma il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che ha rappresentato l’Ente al tavolo tecnico.
La Città Metropolitana ha in gestione la rete delle strade provinciali e, spesso, per necessità di ordine tecnico, la fibra deve passare sotto quelle strade attraverso appositi scavi. “Tra le nostre priorità vi è quella di garantire la sicurezza delle strade. – prosegue il Vicesindaco metropolitano – Abbiamo stipulato una convenzione con Open Fiber, che si occupa della realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazione per conto della Infratel SpA, società del Ministero dello Sviluppo economico. Open Fiber ha fornito garanzie sulle modalità di ripristino delle strade dopo la posa della fibra, che deve essere completato a regola d’arte e garantito per almeno dieci anni, onde evitare che cedimenti dell’asfalto possano causare incidenti con danni a persone o a veicoli”.
Considerando i tempi di realizzazione dell’infrastruttura, necessariamente lunghi a causa della complessità del progetto, la Città Metropolitana e il Consorzio Top-IX hanno posto il problema di agire nel breve periodo per accompagnare la realizzazione del progetto e attivare le opportune sinergie con il mercato degli operatori.