Dopo tre ore di chiusura fra Pont Saint Martin e Ivrea, ieri verso le 19 l’autostrada A5 è stata riaperta in entrambe le direzioni. La decisione era stata condivisa fra Prefettura di Torino, Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino e le concessionarie autostradali (Ativa e Sav) in seguito all’allerta di livello 3 segnalata dai sensori sulla frana che incombe in località Chiappetti a Quincinetto.
Ridimensionato l’allarme per il movimento franoso che incombe, ora “restiamo in attesa di conoscere e interpretare i dati di questa emergenza – ha detto il vicesindaco metropolitano Marco Marocco – che hanno portato al blocco e allo sblocco nell’arco di tre ore dell’autostrada. Capire cosa è successo ci aiuterà a formulare soluzioni che aiutino a creare meno disagi possibili al territorio”. Infatti i disagi sono stati notevoli soprattutto sulla viabilità ordinaria che ha dovuto assorbire il traffico autostradale che in una giornata festiva e vacanziera come l’ultima domenica del mese di luglio era notevole.
Nel giorno successivo alla chiusura di un tratto della Torino-Aosta, arriva l’annuncio della notizia dello sciopero degli operatori delle società autostradali nel prossimo week end da bollino nero. “Due notizie non collegate – riflette Marco Bussone, Presidente Uncem – ma entrambe gettano nel caos i territori, la viabilità dei territori attraversati dalle autostrade. Sulla A5, il caos sulla statale e sulla provinciale è in aumento. Con lo sciopero del prossimo fine settimana, aumenteranno sia i disagi per gli utenti sia le complicazioni per i territori. Intanto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non risponde alle tante nostre lettere nelle quali evidenziamo il fallimento di un sistema totalmente da rivedere. Quello dei pedaggi ignora completamente i territori. È gravissimo. Ma siamo lontani da un serio ed efficace intervento politico del Mit per dare al Paese una formula migliore. Intanto, pezzi di Paese soffrono per lavori mai fatti a garanzia della sicurezza dei versanti e per contratti non definiti e aggiornati per chi lavora nelle società concessionarie”.