Non potete servire Dio e la ricchezza
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
(Le Suore di Maria Stella del Mattino)
Il Vangelo di questa domenica ci fa riflettere sulla purezza del cuore: Gesù chiede che il nostro cuore sia completamente suo, non diviso, perché il suo amore è più grande di tutto. “Nessun servitore può servire due padroni (…) Non potete servire Dio e la ricchezza”. Dio vuole che il nostro cuore sia povero perché altrimenti non c’è posto per lui, per la grandezza del suo dono, Dio da se stesso, l’amore infinito, suo Figlio. Gesù vuole un cuore semplice per poter riceverlo e diventare figli della Luce, veri figli di Dio, nostro Padre.
Ogni giorno Gesù ci da la sua luce: la luce della sua Parola e del suo insegnamento. Possiamo e dobbiamo aprire la nostra intelligenza e il nostro cuore per accogliere questa luce che ci trasforma, che ci guida, che ci illumina.
Gesù aspetta la nostra fedeltà: ”Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti”. La fedeltà proviene dall’amore, da un amore vero e profondo.
Gesù ci chiede di essere intelligenti per ricevere la sua luce: la scaltrezza dell’amministratore di questo vangelo è un invito ad essere “intelligenti” per Dio, non solo nelle cose umane, non solo nelle cose che ci servono. Essere intelligenti per entrare sempre di più nei segreti di Dio: i segreti del suo amore personale per ciascuno di noi.
Abbiamo bisogno di uscire da noi stessi, dalle nostre paure per entrare nella gratuità del dono di Dio, sempre attuale e sempre nuovo, la gratuità dell’amore del Padre su di noi. Chiediamo alla Vergine Maria di guidarci sempre in questa luce della saggezza dell’amore: tutte le nostre lotte, tutte le nostre difficoltà devono essere viste e superate in questa luce.