Ha legato il suo nome a quello del contemporaneo Ambrogio: in molti dipinti è infatti raffigurato mentre dà la Comunione al morente patrono di Milano.
A Vercelli capitò alla morte del vescovo Limenio: la nomina di Onorato trovò forti resistenze.
Ambrogio dovette spendere tutta la sua autorità, recandosi personalmente a consacrarlo: come ricorda una lapide della cattedrale di Vercelli, dove tuttora riposano le sue spoglie, il vescovo Onorato fu un degno successore di Eusebio e un predicatore infaticabile della dottrina cattolica contro gli influssi ariani.
Il suo episcopato durò circa un ventennio.