Nel tardo pomeriggio di mercoledì arriva in redazione l’annuncio che il governo aveva finalmente approvato il cosiddetto «decreto ponti» che sblocca un bel po’ di quattrini in favore di quei ponti, appunto, che in un modo o nell’altro scricchiolano. Si tratta, come abbiamo poi scritto nella nostra edizione cartacea de Il Risveglio Popolare già in edicola giovedì, che si tratta di 250 milioni di euro di cui 135 milioni arriveranno qui in Piemonte e di questi, 66 milioni saranno destinati al territorio della Città Metropolitana di Torino che nella lista delle priorità aveva messo proprio il Ponte Preti, nel territorio di Strambinello. Non tanto perché fosse insicuro quanto perché ormai inadatto al traffico intenso.
Ora su questo “finanziamento” del governo scoppia la polemica politica. La Giunta comunale di Ivrea esce con un comunicato in cui si legge che “i fondi allocati dai Ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture per la messa in sicurezza dei ponti sono un grande risultato portato a casa grazie al lavoro della Giunta Regionale del Piemonte e alla collaborazione degli enti locali… il lavoro degli enti locali e il supporto dei Consiglieri regionali nel sostegno alle esigenze del Canavese ha portato un ottimo risultato ». Il comunicato della giunta comunale di Ivrea cita al suo interno quanto affermato dal Consigliere regionale Andrea Cane (della Lega) che “finalmente gli enti locali al centro dell’attenzione degli impegni della Regione. Con questa operazione è stata sbloccata una situazione che perdurava da troppo tempo. Ritengo che questo sblocco di risorse serva a tutta la popolazione eporediese, lavoratori pendolari compresi, tra i quali molti arrivano dalle nostre valli”.
A questa lettura dei fatti non ci sta il PD che con il consigliere regionale Alberto Avetta fa sentire le proprie ragioni. « Ci voleva un ministro del Partito democratico, Paola De Micheli, per tradurre in atti concreti quell’attenzione ai territori di cui tanti amici della Lega si riempiono spesso la bocca – afferma Avetta – sono stati al governo per più di un anno ma i soldi sul ponte Preti arrivano solo ora, grazie all’impegno concreto del ministro De Micheli… Ma il ringraziamento più doveroso va al senatore Eugenio Bozzello che, con la sua grande determinazione, ha tenuto il punto su questo delicato dossier e all’associazione Club Turati Canavese per il loro costante impegno. Il cammino per veder posare il primo mattone del nuovo ponte è ancora lungo ma mi auguro che non si trovino altre scuse e che la Città Metropolitana e la Regione Piemonte procedano speditamente a completare la progettazione così da poter iniziare i lavori quanto prima”, conclude Avetta.
Soddisfazione per questo finanziamento è stata espressa dall’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese per bocca del suo Presidente Fabrizio Gea e di Luigi Sergio Ricca che nell’Agenzia riveste il ruolo di Presidente della Commissione Infrastrutture.
Da ricordare che il « decreto ponti » finanzia anche altri due progetti nel territorio su due ponti gestiti da ANAS a Romano Canavese e Settimo Vittone.