Nato a Bellagio (Como), si trasferì a dieci anni a Mortara e proseguì gli studi a Vigevano e nell’università di Pavia.

Nel 1941 si arruolò tra gli Alpini e prese parte alla Campagna di Russia, dedicandosi eroicamente all’assistenza spirituale ai moribondi.

Tornato in Italia, prese definitivamente le distanze dal regime fascista.

Cercò di avviare un progetto di ricostruzione nel Paese già durante la guerra.

Fu definitivamente imprigionato e inviato a Gries (Bolzano), poi a Flossenburg (Baviera, Germania) e dunque a Hersbruck (nei dintorni di Norimberga).

Morì in seguito alle percosse ricevute al posto di un giovane prigioniero ucraino.