II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
(le Suore di Maria Stella del Mattino)
“Dov’è l’agnello per l’olocausto?” (Genesi 22,7): nel momento in cui Dio chiede ad Abramo di sacrificare il suo figlio, durante il viaggio verso il luogo del sacrificio, Isacco fa questa domanda inquietante : “Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?”. Abramo non può dare la risposta… lui è nella fede: “Dio stesso provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!”.
A indicarci la risposta è Giovanni Battista, nel mostrarci il vero Agnello: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!”.
Tutto l’Antico Testamento è in attesa di ricevere la risposta a questa domanda: “Manda, Signore, l’Agnello dominatore della terra dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion” (Is 16,1).
Il vero Agnello è Cristo, il Figlio prediletto del Padre, l’unico che può salvare il suo popolo, l’unico che è capace di togliere il peccato del mondo, attraverso il sacrificio di se stesso sulla croce.
La missione di Giovanni Battista è quella di essere testimone dell’Agnello, testimone di quello che lui ha visto.
Ma che cosa ha visto Giovanni? A riguardo è molto interessante quello che Giovanni Battista dice di se stesso: “Io non lo conoscevo”; vivendo nel deserto, come un povero, non ha incontrato Cristo durante i suoi trent’anni di vita nascosta. La testimonianza di Giovanni Battista, come ci dice san Tommaso d’Aquino, non è motivata da una affezione umana, ma proviene da una rivelazione divina: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui”. Quello che lui ha visto proviene da uno sguardo molto penetrante, è una rivelazione talmente intima che solamente lo Spirito Santo può rivelarla.
È molto commovente vedere la povertà di Giovanni Battista che non desidera nient’altro che testimoniare il Cristo, che si dimentica totalmente di se stesso lasciandosi guidare dallo Spirito Santo, e nello stesso tempo la profondità del suo sguardo che penetra i misteri divini. Lo Spirito Santo ama la povertà e non si rivela che a coloro che sono umili. Non sono i farisei, i grandi sacerdoti del tempio, gli scribi che riescono a vedere in Gesù il vero Agnello, ma è Giovanni Battista: un povero che ha vissuto tutta la sua vita nel deserto.
Chiediamo allo Spirito Santo di darci un cuore umile e docile alla sua voce; chiediamo anche a san Giovanni Battista la grazia di non avere paura di lasciarci condurre dallo Spirito di verità, affinché la nostra vita possa essere in verità una testimonianza di luce e di amore resa all’Agnello di Dio.