Con la Lettera apostolica in forma di Motu proprio dal titolo Aperuit illis Papa Francesco ha istituito per la Chiesa universale una domenica espressamente dedicata alla parola di Dio, «perché possa far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture, così come l’autore sacro insegnava già nei tempi antichi: “Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica” (Dt 30,14)» (n. 15).
Si tratta di una occasione preziosa per rendere la Chiesa intera sempre più consapevole di una realtà fondamentale della sua identità: la centralità della parola di Dio. La Domenica della Parola sarà le III Domenica del Tempo Ordinario (quindi il 26 gennaio), che cade in prossimità della Giornata di dialogo tra ebrei e cattolici e delle Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. La giornata è caratterizzata da un logo, che rappresenta il cammino dei discepoli al Villaggio di Emmaus, (Lc. 24,13-35) a cui a un certo momento del tragitto si accosta Gesù Risorto.
La Conferenza Episcopale Italiana ha compilato un apposito sussidio curato da tre Uffici nazionali ( Catechistico, Liturgico, e Ecumenico). L’opuscolo è diviso in tre parti. La prima riporta segni e preghiere per la celebrazione eucaristica. La seconda alcuni testi biblici del AT e NT per la preghiera personale e comunitaria. La terza parte contiene una breve raccolta di testi magisteriali: la Lettera Apostolica Aperiit Illis di papa Francesco, Esortazione Apostolica postsinodale di papa Benedetto XVI Verbum Domini, l’Enciclica Ut unum sint di San Giovanni Paolo II e la Dei Verbum Costituzione Dogmatica conciliare.
Per saperne di più; https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-per-la-celebrazione-della-i-domenica-della-parola-di-dio/
E’ un’occasione preziosa per rendere la Chiesa intera sempre più consapevole di una realtà fondamentale della sua identità: la centralità della Parola di Dio.
Don Loris Cena, Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano