Fuori dalle celebrazioni centenarie delle incoronazioni, al termine della tragedia della 2a guerra Mondiale in molte parti del mondo si sentiva la necessità di una presenza consolatrice e fortificatrice: un cuore di Madre. Si concretizzò questo sentimento e desiderio con il ricorso a Maria nelle numerose città dove era presente un Santuario mariano.
Anche a Biella si sentì questa necessità. Il Vescovo Mons. Carlo Rossi, l’8 dicembre 1944 emise il Voto, in un momento di grave pericolo anche per il Santuario, di un pellegrinaggio ad Oropa, che si attuò il 27 maggio dell’anno 1945 con la partecipazione di oltre 100.000 fedeli.
Dalla Francia venne l’ispirazione di organizzare una cosa mai pensata e da tanti ritenuta inattuabile: far visitare tutti paesi della Diocesi dalla venerata statua della Madonna di Oropa, da sempre riferimento della devozione dei biellesi. La Processione del 1945 fu il “GRAZIE” immediato dei biellesi alla Vergine protettrice, ma non esaurì il moto di gratitudine delle nostre popolazioni; l’esempio venuto da molte parti d’Italia e del mondo fece nascere il desiderio che la nostra Madonna si facesse pellegrina anche tra noi, sul nostro territorio. Sarebbe stata la prima volta che questo progetto diventava realtà. C’era stato un tentativo nel XV secolo di trasportare definitivamente la sacra Statua in Biella nella Chiesa di Santa Maria in Piano, oggi Cattedrale, ma il progetto fallì.
La Statua spoglia di tutti gli ornamenti preziosi, mosse da Oropa il 6 marzo 1949 per farvi ritorno il 24 luglio dopo avere peregrinato per tutto il Biellese visitando Parrocchie, Scuole, Fabbriche e Comuni. Furono cinque mesi in cui la popolazione biellese visse per la sua Madonna, accogliendola trionfalmente e pregandola ininterrottamente, ornando il suo percorso di fiori, addobbi e luminarie grandiosi. A ricordo di questo memorabile “avvenimento”, fatto unico nella storia di Oropa, fu costruita la nuova Chiesa del Villaggio Lamarmora in Biella, intitolata appunto alla “Madonna di Oropa Pellegrina”, che venne consacrata solennemente dal Vescovo Carlo Rossi il 25 settembre 1966.
E’ stato realizzato anche un filmato che riporta i momenti salienti del pellegrinaggio mariano.