CASTELNUOVO NIGRA – Nella sede della Fondazione Fulvio Croce, emanazione dell’Ordine degli Avvocati di Torino, negli storici locali di Palazzo Capris di via Santa Maria 1, è stata di recente celebrata la figura di Fulvio Croce in occasione della presentazione del libro “Avvocati canavesani“, curato dal professor Gian Savino Pene Vidari e dall’avvocato Franco Macocco, pubblicato per iniziativa del Lions Club Alto Canavese, e il cui ricavato è stato destinato in beneficenza.
Hanno relazionato, oltre ai due curatori, Mario Barbuto, già presidente della Corte di Appello di Torino e direttore del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria del Ministero di Grazia e Giustizia, e Giampaolo Zancan, avvocato che all’epoca era, con Fulvio Croce, nel collegio di difesa tecnica delle Brigate Rosse.
Dopo i saluti degli avvocati Nicolò Ferraris, consigliere della Fondazione, e Pietro Cecchin, neo presidente dell’Ordine di Ivrea, tutti i relatori hanno ricordato Croce, trucidato all’età di 76 anni da un commando delle Brigate Rosse il 23 aprile 1977 perché, in qualità di presidente dell’Ordine di Torino, aveva assunto la difesa tecnica dei brigatisti nel corso del processo storico celebrato nel capoluogo piemontese, malgrado le minacce degli imputati che non volevano riconoscere il ruolo istituzionale dei difensori.
Fulvio Croce, definito “Eroe dell’Avvocatura Italiana”, medaglia d’oro al valore civile, cui è stata intitolata l’aula magna del Tribunale di Torino, oltre che un’ aula penale del Tribunale di Trento e la Biblioteca della Corte d’Appello di Bologna, era originario di Castelnuovo Nigra, paese della Valle Sacra di cui è stato sindaco per un lungo periodo e al quale era profondamente legato, tanto da ritornarvi tutti i fine settimana.
Nel libro viene ricordata, oltre alla sua tragica scomparsa, la figura di persona mite e cortese, sempre disponibile con tutti: compaesani, clienti, colleghi e giudici; e la quotidianità della sua professione, svolta presso il foro di Torino con particolare impegno e passione, tanto da essere stato scelto, pur provenendo da un paesino di provincia, dai colleghi avvocati di Torino per più mandati quale loro presidente.