(Graziella Cortese)
A Torino è nata “Cinema da casa”, un’iniziativa ideata dall’associazione Alice nella Città: le immagini cinematografiche vengono proiettate sui muri delle case e negli spazi cittadini che lo consentono, così il film si può ammirare dalle finestre di casa e diventa un modo per restare uniti anche se lontani.
Tra i titoli proposti spicca un classico firmato Walt Disney, per spettatori di tutte le età: “Gli Aristogatti”. La storia comincia nel 1910 a Parigi, appena fuori città, nell’elegante dimora di Madame Adelaide Bonfamille: la signora vive con i suoi amati gatti, la raffinata Duchessa e i suoi cuccioli Minou, Bizet e Matisse.
Madame è in attesa dell’avvocato Hautecourt, con il quale vuole redigere il proprio testamento: non avendo parenti in vita desidera affidare il suo cospicuo patrimonio agli amati gattini, e solo alla morte di questi i suoi averi potranno essere ereditati dal fidato maggiordomo Edgard. Ma quest’ultimo, che così fidato evidentemente non è, ascolta di soppiatto la conversazione e ritiene di non aspettare affatto una quindicina di anni per appropriarsi dell’eredità di Madame Adelaide; medita così un piano per sbarazzarsi dei felini e decide di introdurre del sonnifero nelle loro ciotole per il cibo. Ignari i mici assaporano la cena, insieme al topolino Groviera, e cadono in un sonno profondo.
Durante la notte il maggiordomo rapisce i quattro gatti e fugge alla guida di un sidecar, cercando un modo per eliminare le bestiole. Ma le avventure degli Aristogatti sono appena cominciate, tra fughe e inseguimenti conosceranno l’affascinante gatto randagio italiano Romeo, detto “er mejo der Colosseo”. E così, forse, potrà nascere un idillio romantico con l’elegante Duchessa, nonostante le differenze “sociali”?
La pellicola è divertente e vanta una notevole caratterizzazione dei protagonisti animali, come nella tradizione Disney: ciascuno di noi non potrà dimenticare Bizet al pianoforte, Matisse che imbratta tele, o il dolce musetto di Minou, o l’incredibile orchestra jazz felina…