(Graziella Cortese)
Mentre l’estate culturale eporediese langue, a Torino si sono creati nuovi spazi e nuove occasioni per un intrattenimento serale divertente, nel rispetto delle normative anti-Covid.
Come ad esempio nell’arena cinematografica estiva di via Brandizzo: “Un’estate al cinema-Barriera è casa mia” è il titolo dell’iniziativa che propone un programma con sei percorsi tematici, tra film classici, anteprime e pellicole d’essai. Il 29 luglio è in programma il cartone animato presentato nella nostra rubrica, un viaggio colorato non soltanto dedicato ai bambini.
Dopo i primi cortometraggi, il regista Abreu ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali grazie a questa pellicola, che ha, tra l’altro, ottenuto il titolo di miglior film al Festival internazionale del film di animazione di Annecy ed è stata candidata all’Oscar nel 2016. La tecnica utilizzata per i disegni animati è molto varia, e va dai pastelli a olio, alle matite colorate, ai collage di carta.
La storia pare semplice, ma viene affrontata con spirito moderno, spesso surreale e raffinato.
Un bimbo solitario dal viso tondo vive in campagna con i genitori: il suo mondo è costituito dalla natura e dagli animali amici che vivono accanto a lui; ogni pretesto è buono per giocare e sorridere… anche le nuvole osservate in cielo possono diventare un gioco fantasioso.
Ma un giorno il padre parte alla ricerca di un lavoro lontano nelle coltivazioni di cotone, e il protagonista bambino poco dopo decide di partire alla ricerca del genitore: nella valigia ha un’immagine che rappresenta la sua famiglia e nelle orecchie la melodia che suonava il papà con il flauto.
La realtà che piano piano dovrà conoscere è molto diversa dall’angolo felice della campagna brasiliana: incontrerà i suoni artificiali prodotti dalle industrie e si troverà di fronte al grigiore dell’inquinamento. Sarà costretto a ricreare la sua trascorsa fantasia.