La Regione vuole che la misurazione della febbre sia fatta a scuola e stanzia 500 mila euro per l’acquisto dei termoscanner
Incontro mercoledi pomeriggio in Regione per affrontare le criticità legate alla RIPARTENZA DELL’ANNO SCOLASTICO.
Durante l’incontro il Presidente della Regione e l’Assessore all’Istruzione hanno ribadito all’Usr la RICHIESTA CHE LA MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA VENGA EFFETTUATA A SCUOLA, trattandosi di un elemento di prevenzione troppo delicato e importante, che non può essere lasciato alla sensibilità delle singole famiglie.
L’USR FARÀ UNA INDAGINE INTERNA PER VERIFICARE QUESTA POSSIBILITÀ.
Il Presidente e l’Assessore hanno inoltre comunicato che LA REGIONE STANZIERÀ, già nelle prossime ore, 500 MILA EURO PER L’ACQUISTO DI TERMOSCANNER da distribuire direttamente a tutte le 542 AUTONOMIE SCOLASTICHE PIEMONTESI a cui fanno capo 3200 PLESSI.
IN OGNI CASO, dal momento che il Governo non ha previsto nessuna forma di VERIFICA CHE LA TEMPERATURA VENGA EFFETTIVAMENTE MISURATA A CASA, la Regione sta valutando di introdurre dei meccanismi di controllo con una apposita ordinanza per sollecitare l’attenzione sul tema da parte delle famiglie.
Presenti il PRESIDENTE DELLA REGIONE e gli ASSESSORI ALL’ISTRUZIONE, ALLA SANITÀ, AI TRASPORTI, ALLA RICERCA COVID E ALLA SEMPLIFICAZIONE con il DIRETTORE DELL’USR, il PREFETTO DI TORINO e i rappresentanti degli Enti locali, ANCI, ANPCI, UPI, UNCEM E ALI (LEGAUTONOMIE).
Presenti anche il CAPO DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, i DIRETTORI DEGLI ASSESSORATI, il RESPONSABILE DEL SETTORE PREVENZIONE DELLA SANITÀ, il DIRETTORE DEL DIRMEI (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) e il RESPONSABILE DELL’AREA GIURIDICA DELL’UNITÀ DI CRISI della Regione.