«Prendiamo atto della cruda franchezza dell’assessore regionale Gabusi: la linea ferroviaria Chivasso-Asti non sarà riattivata (a breve), con buona pace delle richieste dei sindaci e del Consiglio metropolitano di Torino che, nel 2018, aveva deliberato all’unanimità una mozione a favore del ripristino del servizio ferroviario»: così commenta il Consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), a margine della discussione in Aula sull’interpellanza relativa alla ferrovia che collega Chivasso ad Asti.
«Le motivazioni sono sempre le stesse: era una linea poco utilizzata, non ci sono soldi, serve una manutenzione straordinaria delle gallerie, etc. Salvo poi pensare di trovare le stesse risorse per altri progetti molto rispettabili – afferma Alberto Avetta – come la pista ciclabile, i cui costi di realizzazione, tuttavia, non sarebbero così diversi, perché implicherebbero comunque interventi sulle gallerie e sulla loro messa in sicurezza. Ma così non va.
Quando si parla di trasporto pubblico è l’offerta che genera la domanda: per questo la Regione, che è un ente di programmazione, avrebbe il dovere di esprimere una strategia e mettere in campo politiche coerenti anche per tutelare un ambiente sempre più fragile.
Se crediamo nella mobilità collettiva e sostenibile – e quella su ferro ne è forse l’espressione più efficace – dobbiamo investire risorse, garantendo qualità del servizio con l’obiettivo di favorire la crescita della domanda da parte dei cittadini. Ma così non è oggi in Piemonte. E allora mi viene da pensare che si tratti di una scelta politica precisa: il treno non interessa alla Giunta Cirio».