di Paolo Virzì
paese: Italia, Francia 2017
genere: drammatico
interpreti: Helen Mirren, Donald Sutherland,
Janel Moloney, Christian McKay
durata: 1 ora e 52 minuti
giudizio: interessante-bello
Dopo le lamentele per la situazione del cinema italiano, arriva Paolo Virzì, uno dei nostri autori più impegnati e sicuramente più capaci dietro alla macchina da presa. In questo film però lavora oltre oceano e per la prima volta in lingua inglese, ma accontentiamoci di pensare al film come ad un’opera di casa nostra trasferita in vacanza.
Tutto ha inizio una mattina d’estate, quando il povero Will non trova a casa gli anziani genitori malati. Che fine hanno fatto John Spencer e Ella? Quasi ottantenni, l’uno sofferente di Alzheimer e l’altra allo stadio terminale di un cancro al colon hanno preso la decisione di partire per un viaggio lungo la East Coast americana, per arrivare sulla punta estrema della Florida verso la casa di Ernest Hemingway, lo scrittore tanto amato dal professor John. Quest’ultimo soffre di disturbi della memoria e spesso si affida totalmente alla moglie che è invece rimasta lucida ed energica nonostante i gravi problemi di salute: il loro lungo amore li rende fragili, ma contemporaneamente li protegge e unisce; a bordo del vecchio camper, il Leisure Seeker (letteralmente cercatore di svago), percorrono le strade della loro giovinezza, sfuggendo alle cure mediche e ai figli molto apprensivi.
Avrebbero dovuto separarsi a breve e si concedono l’ultima disperata possibilità di scelta.
Al di là delle discussioni se si tratti o meno di un film d’autore che ha ceduto al fascino on the road americano e al fatto che ogni tanto si senta il profumo lontano di “Thelma e Louise”, vale la pena per lo spettatore osservare al lavoro due attori straordinari: attenti alle sfumature e perfetti anche negli sguardi.
Da ultimo è interessante considerare una frase del pensieroso John, e associarla alla vita: “È come la stagione delle piogge nel Massachusetts. Terribile, ma assolutamente necessaria”.
Graziella Cortese