Il Piemonte conquista la zona arancione ma poco cambia rispetto alla scuola. Infatti, nonostante la zona arancione preveda il ritorno in presenza dei ragazzi di seconda e terza media, la Regione ha deciso di continuare con la didattica a distanza. Nell’incertezza della situazione legata alle problematiche dei mezzi pubblici, Confartigianato Trasporti Piemonte propone il coinvolgimento dei privati nell’offerta di trasporto pubblico dedicato agli studenti.
Il settore mette a disposizione i propri mezzi ad integrazione del trasporto scolastico, anche in vista delle riaperture in presenza previste per gennaio, ed è pronto a programmare con anticipo le azioni da attuare.
In Piemonte le imprese artigiane che lavorano nel comparto trasporti e logistica sono 6.249 così suddivise: 467 autobus operator e servizi turistici, 3.852 trasporto conto terzi, 64 imprese dedicate alla logistica e 1.876 taxi, che danno lavoro a circa 12mila e 500 addetti.
Da ricordare che il comparto rappresentato da bus operator, ncc e tassisti del Piemonte negli ultimi mesi ha registrato un calo di fatturato fino al 90%.
“È necessario risolvere la questione di trasporto pubblico per evitare quanto avvenuto lo scorso settembre -commenta Aldo Caranta, presidente autotrasporti Confartigianato Piemonte – siamo pronti a ripartire domani se ce lo chiedono. I mezzi ci sono, ci serve poco tempo per coordinare gli autisti. il comparto del trasporto persone con taxi e Ncc è allo stremo. Senza aiuti straordinari e senza una visione lungimirante, la categoria non saprà come proiettarsi nel post epidemia”.