Nell’ambito della campagna “Golden tusks” finalizzata al contrasto del commercio illecito di parti e prodotti derivati in avorio, il Nucleo Carabinieri C.I.T.E.S. – Distaccamento di Torino Caselle, ha eseguito negli ultimi mesi una serie di controlli su siti web, antiquari e case d’asta nelle province di Torino, Novara, Verbania e Vercelli, riscontrando numerose irregolarità.
Il fenomeno appare sostanzialmente diffuso tra gli operatori del settore che detengono a qualsiasi titolo materiale in avorio (in particolare di Loxodonta africana – Elefante africano, incluso nella massima tutela dalla Convenzione di Washington, poiché a grave rischio di estinzione), nella maggioranza dei casi senza la necessaria documentazione che attesti la possibilità di esposizione e vendita come stabilito dalla Legge 150/1992.
La vendita di tali manufatti è sempre vietata, salvo specifiche deroghe espressamente concesse dall’Autorità competente. Questo tipo di commercio è un fenomeno in grande espansione e rappresenta un importante business illegale. È il quarto traffico illegale più grosso al mondo dopo droga, armi e tratta degli esseri umani. Per il traffico illegale di animali e piante in via di estinzione si stima, realisticamente, un volume di affari mondiale annuo superiore ai 20 miliardi di dollari.
Le operazioni dei Carabinieri Forestali hanno permesso di denunciare all’autorità giudiziaria 27 persone e di sequestrare, ai fini della confisca, complessivamente 258 oggetti in avorio, tra statuette, zanne lavorate e lisce ed oggettistica varia, per un valore stimato di oltre 150.000 Euro.