(Graziella Cortese)
Nel pomeriggio del 12 aprile il ministro Dario Franceschini è stato ascoltato dal Comitato Tecnico Scientifico per definire un’eventuale riapertura di cinema, teatri, sale da concerto. Si è parlato di sperimentare in determinati luoghi all’aperto eventi con un numero maggiore di spettatori, introducendo misure aggiuntive di sicurezza, come già avvenuto in altri Paesi europei.
Nell’attesa possiamo trarre beneficio dalla visione di una divertente e romantica commedia inglese, dallo humour serafico e britannico, appunto.
Il paesaggio della Cornovaglia fa da sfondo: Port Isaac è un paesino ricco di atmosfera, di casette di pietra grigia e di stradine… Qui vive Grace Trevethyn, una dolce signora di mezz’età che abita in una bella casa ed è appassionata di giardinaggio e del tè alle cinque.
La vita prende una piega tragica quando muore improvvisamente il marito John; ma il peggio deve ancora arrivare, poiché la donna si trova a dover affrontare una pesante eredità: scopre che John non era un esempio di virtù e si era concesso numerosi tradimenti, inoltre era finito sul lastrico a causa dei molti debiti accumulati. In questo modo Grace deve ora districarsi fra il tentativo di ripianare i debiti e il salvataggio della sua tanto amata dimora. In suo aiuto sopraggiunge Matthew il giardiniere, con una brillante proposta: perché invece delle orchidee nel giardino, non dedicarsi alla coltivazione di piantine di marijuana, attività certamente più redditizia?
La gentile signora inglese accetta di buon grado e rivela davvero un notevole pollice verde, tanto che l’attività ottiene un successo insperato. In breve tempo sono pronte decine di chili di “erba” che possono raggiungere il mercato londinese. Ma l’intero paesino viene coinvolto, dal “bobby” di quartiere alle eleganti e attempate signorine del circondario… tutti diretti con ironia verso il finale catartico e moraleggiante.