Anche quest’anno, grazie alla collaborazione fra l’Amministrazione comunale e il presidio “Angelo Vassallo” di Libera, nella mattinata di venerdì 16 marzo i bambini ed i ragazzi delle scuole di Chivasso e del chivassese si sono ritrovati, insieme a numerosi amministratori ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine, per gridare il loro “no” alla presenza strisciante della criminalità organizzata nelle nostre comunità. Un corteo vociante e colorato ha attraversato la città, partendo dalla piazza del Municipio, intitolata al Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, fino a raggiungere piazza della Repubblica, dove è stato letto questo lungo elenco di quasi mille nomi, tutti i nomi delle vittime delle mafie.
Le persone muoiono davvero soltanto quando le abbiamo dimenticate. La Giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie vuole proprio essere un modo per mantenere vivo il ricordo di tante persone innocenti, uomini, donne e bambini, che sono morti in quella che ha tutti i numeri per essere una piccola guerra.
“Oggi siamo qui perché non vogliamo dimenticare tutti coloro che sono morti per mano delle organizzazioni criminali – ha detto il sindaco Claudio Castello, parlando anche a nome dei molti Sindaci presenti -. Dal 1996, ogni anno vengono letti i nomi delle vittime di mafia. Sono quasi mille nomi. Chivasso e il tutto il chivassese oggi si ribellano: oggi ci ribelliamo all’indifferenza, al conformismo, alla corruzione che devasta i beni comuni e l’ambiente. Vogliamo essere sempre più consapevoli che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignità e la libertà di ogni persona. Una lotta che riguarda tutti e non deve fermarsi, ma che, anzi, deve concentrarsi sulla zona grigia, sulle paludi della corruzione dove la mafia prospera. Solo l’impegno personale e collettivo trasforma questa giornata in un momento di memoria condivisa e pubblica, in una memoria viva che ognuno di noi si deve impegnare a diffondere”.