L’estate è la stagione ideale per conoscere la flora alpina, anche attraverso un volume d’epoca con 193 tavole a colori, edito a Torino nel 1907 per i tipi di Carlo Clausen Hans Rinck Succ. “Libraio delle Loro Maestà il Re e la Regina”.
E’ il volume “Flora alpina tascabile per i turisti delle Alpi e degli Appennini”, seconda edizione italiana della “Flore alpine de poche” di Henry Correvon, modificata ed accresciuta dal Prof. Lino Vaccari, un’opera conservata tra il patrimonio della preziosa Biblioteca di storia e cultura del Piemonte a Palazzo Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino.
In queste settimane il prezioso volume è stato digitalizzato dal personale della biblioteca storica e la scansione è ora disponibile online nella sezione “Curiosità digitalizzate” sul sito internet della Città metropolitana di Torino al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate
Il volume tratta in modo approfondito le problematiche per le piante alpine, come la difesa contro il freddo, l’insolazione, la siccità e il vento e l’influenza dell’ambiente sulla flora alpina. La parte centrale del testo illustra tutte le piante alpine dividendole nelle 53 famiglie canoniche, dalle primulacee alle asparagacee, dalle graminacee alle conifere, dalle tubiflore alle valerianacee.