Una giornata toccante, con cui si è voluto ricordare Alfredo Samperi, docente, artista, tra i fondatori del Gruppo Folcloristico, curatore del Museo etnografico La Steiva, vicesindaco e assessore alla Cultura, prematuramente mancato il 1º novembre 2019.
Il Gruppo Folcloristico ha voluto dedicargli, all’interno della Cripta sede dell’associazione, la sala espositiva “Tracce. Pietra su pietra. Mattone su mattone””, che presenta un percorso storico-archeologico ideato dallo stesso Samperi, e approfondito e realizzato in collaborazione con Christian Parolo e alcuni membri del Gruppo Folcloristico.
“Il tempo è passato veloce – ha detto Serena Favaro, presidente del Gruppo –, ma non ha cancellato né cancellerà il sorriso, l’allegria, la musica e l’arte di Alfredo e la sua empatia coinvolgente. Per rendergli merito del grande impegno che ha sempre dedicato a Piverone e al Gruppo Folcloristico, di cui è stato fondatore nel 1973, abbiamo deciso di intitolargli la sala espositiva. Pietra su pietra, mattone su mattone… per dare l’idea della volontà e della fatica delle antiche generazioni di mettere le radici per costruire un futuro”.
Al taglio del nastro, e alla benedizione impartita da don Genesio Berghino, erano presenti padrino e madrina del Gruppo, Enrica Zublena e Ferruccio Ollearo e molti membri del sodalizio.
La targa è stata realizzata dal ceramista castellamontese Corrado Camerlo.
All’iniziativa hanno contribuito gli allievi della scuola di Piverone, che tramite una raccolta fondi hanno regalato al paese la riproduzione dell’opera “Il suonatore” di Alfredo Samperi, posizionata all’interno del Verde Parco.
“Siamo qui – ha spiegato Parolo – a inaugurare l’ultimo dono che Alfredo ha voluto fare ai suoi amici e concittadini. Sappiamo quanto Alfredo tenesse che la cultura fosse il centro della vita di ciascuno e della vita pubblica… E sappiamo che dove c’era Alfredo c’era ‘gruppo’: di amici, di persone che venivano messe in movimento dalla sua forza e dal suo carisma… Questa sala è un dono per valorizzare e tramandare in modo vivo la memoria. Il percorso è una sintesi ragionata della storia di Piverone basata su studi che Alfredo stesso fece anni fa e approfonditi con lui in tempi più recenti: dalle origini di epoca romana, passando per la nascita e sviluppo del borgo medievale, fino ad arrivare ai tempi più vicini a noi. Questo racconto è fatto di reperti originali, mattoni e tegole romani e una bellissima lucerna funebre, e ricostruzioni di grande valore”.
“Difficile dare voce a sentimenti ed emozioni che ci hanno accompagnato in questo bel pomeriggio – ha concluso Luciana Franza, moglie di Samperi –. È stato bello che questo ritorno alla vita sociale, dopo tanto tempo, sia avvenuto in ricordo di Alfredo. Grazie a Serena Favaro e a tutti i componenti del Gruppo, che si sono prodigati come sempre con cura e dedizione. So che dietro a ogni dettaglio c’è il lavoro silenzioso e prezioso di tanti che mettono a disposizione tempo e risorse per il bene comune. Grazie all’amico e collega Christian Parolo che ha saputo trasmettere lo spirito della mostra ‘Tracce’ e il pensiero di Alfredo. Grazie a colleghi, genitori e bambini delle scuole che han voluto omaggiare la sua arte. E ai tanti amici che hanno condiviso con noi questo momento”.