La Filarmonica di Castellamonte ha celebrato alla grande il 200° anniversario dalla propria fondazione.
Sabato 11 giugno oltre 500 persone hanno potuto assistere al concerto di gala nella splendida cornice del Poggio del Castello (gentilmente messo a disposizione dal proprietario Tomaso Ricardi di Netro), in un’atmosfera resa ancor più suggestiva dalla luce delle 200 candeline accese e dallo spettacolo delle fontane luminose che hanno accompagnato le esecuzioni a tempo di musica.
La compagine musicale si è rivelata più che all’altezza, sotto la sapiente guida del maestro Dino Domatti che ha diretto per l’occasione la nuovissima marcia “Due100”, da lui appositamente composta per l’occasione.
È stata anche eseguita la suite intitolata “Terra Rossa” (suddivisa in tre tempi rispettivamente dedicati alla “Bela Pignatera” alla “Crus dal Ciap” ed alla “Casa della Musica”) commissionata dalla Filarmonica al maestro Lorenzo Pusceddu, appositamente giunto dalla Sardegna per essere ospite d’onore della serata insieme a Roberto Villata (titolare della Casa editrice Scomegna, che ha distribuito il brano) e alle autorità cittadine.
Il ceramista Corrado Camerlo ha personalizzato quattro tofeje con uno spartito musicale (consegnate in dono a Pusceddu, a Villata e ai maestri Dino Domatti ed Emanuele Fontan), mentre un piatto di ceramica con raffigurato l’albero della vita è stato consegnato a Giacomo Spiller nel ventennale della sua presidenza.
Numerosi gli omaggi floreali, per chiudere con un goloso rinfresco con prodotti tipici curato dal Circolo Ricreativo Spinetese e l’omaggio a tutti di una piccola bottiglietta di genepy personalizzata con il logo del duecentesimo.
Domenica 12 giugno al cimitero di Castellamonte è stato svelato, inaugurato e benedetto il grande monumento commemorativo in ceramica inizialmente concepito al liceo artistico “Felice Faccio” (sezione design ceramica guidata dal professor Davide Quagliolo) e realizzato dai ceramisti Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, che hanno completato la progettazione e plasmato la terra rossa; dopo la cottura della ceramica presso i forni de La Castellamonte di Roberto Perino, l’opera è stata impreziosita da tagli di diorite realizzati da Tomaino Marmi e il tutto è stato piazzato dall’impresa edile Bracco srl.
Il velo è stato tolto da Luca Martinotti, figlio di Marilù Pollino, cugina dei compianti Michele Romana e Ludovica Romana.
A quest’ultima è stata dedicata l’intera rassegna concertistica, e il figlioccio ne ha ricordato la generosità e la sensibilità d’animo. È stato letto il toccante messaggio di Luisa, l’altra figlia di Marilù Pollino, figlioccia di Michele Romana e, sulle note della marcia “Centocinquantesimo”, è stato presentato il nuovo labaro dell’ente, la cui madrina Silvana Nubola si è commossa a sentire le note composte proprio da suo padre, l’indimenticato maestro Mario Nubola.
Il presidente Giacomo Spiller ha chiuso con commozione la cerimonia leggendo il nome dei musici già saliti in cielo e per i quali è stato realizzato il primo lotto di targhette in ceramica: Tino ed Enrico Fassio, Mario Carraro, Mario Nubola, Ivo Candusso, Michele e Ludovica Romana, Mauro Giacoma Pin, Vincenzo Fontan e Sergio Vironda.
Alla commemorazione erano presenti anche i trenta giovani componenti della Junior Band Alto Canavese, composta da allievi provenienti da sei bande musicali dell’Alto Canavese (Castellamonte, Cuorgnè, Salassa, San Giorgio, Spineto e Valperga), che indossando con orgoglio la divisa di color turchese con ricamato il logo del gruppo si sono poi esibiti di fronte alla Casa della Musica nel loro primissimo corcerto, diretto dal maestro Emanuele Fontan.
Una pioggia di coriandoli argentati ha chiuso l’esibizione e quasi un centinaio di persone hanno preso parte al pranzo in sede per chiudere poi la festa del duecentesimo con un ristoratore bagno in piscina tutti insieme.