Nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della sezione Cai chivassese, venerdì scorso è stata inaugurata, nella chiesa degli Angeli, la mostra fotografica “Salendo dal mare” dedicata a Gianni Calcagno e allestita dalla figlia Camilla per ricordare il padre scomparso prematuramente 30 anni fa mentre scalava il McKinley (ora Monte Denali nella lingua della popolazione indigena) in Alaska, a causa di una tempesta improvvisa e molto violenta.
Gianni era originario di Genova, dove risiede la famiglia: alpinista minimalista, antropologo, fotografo, collezionista di oggetti di altre parti della Terra, scalò quattro 8 mila nell’Himalaya, salì varie cime della Cordigliera Andina, aprì moltissime vie nelle pareti rocciose della Liguria.
Era uomo di forte personalità, capace di organizzare spedizioni e accentrare su di sé le attenzioni degli altri componenti del gruppo. “D’altra parte – ha sostenuto Mauro Penasa, membro del Cai di Biella, presidente del Gruppo Occi-dentale e ora presidente del Club alpino accademico italiano, che lo aveva conosciuto e aveva condiviso con lui molte ascensioni – in una spedizione ci vuole qualcuno che comanda e si assume le responsabilità delle azioni da compiere. Gianni era meticoloso nel preparare le escursioni e convocava i compagni di avventura a una cena durante la quale esponeva il piano preparato e attendeva adesioni”.
La figlia, per preparare la mostra, ha visionato le diapositive che il padre scattava nelle sue spedizioni, ne ha dovute esaminare ben 17 mila 300: un grande patrimonio culturale e antropico, oltre che geografico.
Nella chiesa chivassese sono esposti anche gli attrezzi compagni di scalata, oggetti che provengono da varie parti del mondo. L’esposizione, dopo Chivasso, sarà in varie località della Toscana e della Liguria.
La mostra cattura il visitatore per le immagini non solo di luoghi che ai più sono vietati, ma anche di popolazioni lontane da noi, e altre che documentano l’interesse scientifico: giardini di cristallo, giochi di ghiaccio, appezzamenti di terreno in Asia, capanne africane.
Sono presenti anche foto in bianco e nero stampate dallo stesso autore.
È possibile anche visionare un documentario di circa quindici minuti su come si prepara una spedizione.
Visite fino al 27 giugno, dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 21,30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21,30.
f.s.