Domenica 26 giugno una chiesa gremita ha celebrato San Nicolao, patrono di Ceresole Reale.
Come avviene in tanti paesi montani, dove l’inverno tiene lontani visitatori e turisti, anche a Ceresole si prevedono due feste, una il 6 dicembre e l’altra nelle settimane centrali o finali di giugno, per ricordare degnamente il “santo dei doni“.
E così è avvenuto quest’anno, in grande stile, grazie anche alla concomitanza della celebrazione dei cento anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
La Messa è stata infatti animata dalle Corali di Rivarolo e Pescasseroli, invitate per ricordare la fondazione delle due aree protette in una serata tenutasi il sabato al Grand Hotel, e per festeggiare l’Alborada 2022.
Don Dario Bertone ha ricordato nell’omelia l’importanza del santo per le Chiese d’oriente e d’occidente, invitando i presenti ad affidarsi a lui per avere il dono della pace tra Russia e Ucraina.
La Messa è terminata con i saluti del vicesindaco Mauro Durbano e i ringraziamenti del parroco al Parco Nazionale (rappresentato dal presidente Italo Cerise), all’associazione Reis d’Biru 2000 (presente con il suo gruppo storico nei tipici abiti di inizio ‘900), ai volontari del soccorso di Ceresole e Noasca, al Soccorso alpino, all’Amministrazione comunale.
La festa di San Nicolao si è conclusa con la tradizionale processione fino alla piazza dedicata ai caduti del paese.
Claudia Leone