Mentre l’Adriatico salino avanza nel Po, (ormai siamo sui 30 km di penetrazione), i beduini guardano con cupidigia il nuovo deserto in corso di formazione: il Gran Deserto Padano!

I tempi stanno cambiando e quindi bisogna essere davvero pronti e informati a riguardo, acquisendo nozioni sinora di secondaria importanza. Prendiamo il cammello, ad esempio: converrà sapere che quello che siamo abituati simpaticamente a chiamare la “nave del deserto” è un mammifero appartenente all’ordine degli Artiodattili, famiglia dei camelidi, originario dell’Asia centrale, ma ormai diffuso in tutta l’Africa e in altre aree del mondo. Il cammello selvatico, invece, vive nelle aree desertiche e steppose dell’Anatolia e della Mongolia, ed è considerata una specie a rischio di estinzione.

Famoso per le sue gobbe e per le sue gambe lunghe che possono farlo camminare un giorno intero nel Gran Deserto Padano senza sosta, può raggiungere fra i 3 e i 4 metri di lunghezza e fra i 2 e i 3 metri di altezza, per un peso medio che si aggira fra i 400 e i 500 chilogrammi. Può vivere fra i 40 e i 50 anni: quindi ben più a lungo della vita media di un’auto a benzina o elettrica. Grazie alle gobbe può resistere senza cibo, né acqua, per circa 20 giorni, che è tantissimo tempo rispetto alle normali capacità di resistenza di una batteria agli ioni di litio o ad un serbatoio di benzina o gasolio. Il cammello ha un carattere pacifico ed è un animale molto cauto e intelligente: in caso di pericolo comincia a camminare più velocemente per allontanarsi dalla minaccia, oppure può scalciare e sputare evitando al conducente inutili arrabbiature con chi gli ha rubato il parcheggio.

Certo, quando fa rifornimento non scherza: ufficialmente erbivoro, quando è particolarmente affamato può mangiare qualsiasi cosa, inlcuse corde e pezzi di tappeto. Non mastica il cibo per intero, in genere, ma lo ingurgita parzialmente portandolo alla bocca in un secondo momento per completare la masticazione. Per quanto riguarda, invece, il suo rapporto con l’acqua, il cammello può bere fino a 113 litri di acqua in 13 minuti.

In Italia questi animali sono allevati solo nei parchi faunistici e nei circhi. Tuttavia, in altri Paesi, come la Gran Bretagna, si può ottenere un patentino per possedere un cammello. La questione si semplifica per il dromedario; ad esempio, in Sicilia si trova il primo allevamento italiano di questo animale. Infine, un cammello costa fra i 500 e i 5000 euro, a seconda se lo si acquista nelle zone in cui è maggiormente diffuso, dove avrà un costo minore rispetto a quelle in cui è letteralmente introvabile.