Grandi festeggiamenti per il 90° compleanno di Lino Ferro, già presidente del Centro d’incontro anziani di Bollengo e animatore della vita sociale bollenghina, e non solo.
Dopo la Messa celebrata da don Geoffrey Mulangwa e i festeggiamenti in famiglia, c’è stato un bellissimo e partecipato incontro al Centro d’incontro… e Lino si è commosso per la manifestazione d’affetto tributatagli da quella che è un po’ la sua seconda famiglia: c’erano Alma Bravo, attuale presidente, Costanza (Tina) Gili Bertacco, succeduta per tanti anni a Ferro alla presidenza, tutti i componenti del direttivo, e poi gli amici dei vicini Centri anziani di Albiano, Cascinette e altri ancora.
La Filarmonica di Bollengo, terminato il concerto d’estate alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ha voluto essere presente con una rappresentanza, cosi come il parroco e il sindaco Luigi Sergio Ricca.
Lino Ferro, ragioniere, è immigrato dal Veneto negli anni ’50, assunto dalla Fiat Grandi Motori dopo il servizio militare.
In Fiat è stato eletto membro della Commissione interna per la Cisl. Tra gli anni ’50 e ’60 è stato presidente dei giovanissimi dell’Azione Cattolica, poi vicepresidente dei giovani e quindi degli adulti a Torino.
Si è impegnato in politica, sostenendo in particolare il parlamentare e ministro Carlo Donat Cattin, con il quale aveva stabilito una sincera amicizia.
Ha organizzato campagne di sostegno anche per molti altri candidati, da Giovanni Bovetti a Giuseppe Pella ed Emanuela Savio.
Dagli anni ’70, dopo il trasferimento a Bollengo, ha fatto il contabile amministrativo-responsabile in una grande ditta di autotrasporti, fino alla pensione. S
i è impegnato nella vita sociale del paese, nella squadra di calcio che militava in Promozione, poi consigliere comunale dal 2006 al 2011, presidente del Gruppo Anziani, alla cui costituzione aveva dato un contributo decisivo, dal 1994 al 2005, poi nominato presidente onorario dalla presidente Tina Gili Bertacco e dal sindaco Luigi Ricca.
È stato organizzatore e coordinatore dei Raduni canavesani dei Gruppi Anziani e collaboratore per due Raduni regionali del Piemonte, di cui uno tenutosi a Ivrea e che aveva visto la presenza di oltre 5 mila persone: uno sforzo organizzativo intenso, che aveva portato a eccellenti risultati, lasciando un piacevole ricordo tra tutti gli intervenuti.
Il sindaco Ricca lo ricorda come “uno dei testimoni della voglia di fare e della intraprendenza della comunità veneta immigrata in Piemonte negli anni ’50, che ha portato stimoli importanti nella nostra realtà. Oggi Lino, pur in pensione da tempo, è sempre impegnato nel sociale e, se contattato, collabora volentieri con le persone che rispecchiano i suoi valori, felice di essere utile a migliorare il più possibile la coesione della società in cui si vive, in particolare la comunità bollenghina. A lui grazie per quanto ha fatto per la nostra comunità, soprattutto per i meno giovani”.