La giornata di venerdì scorso, prima in cui sono state attribuite le medaglie individuali agli Icf Canoe Slalom Junior & Under23 World Championships, è stata avara di soddisfazioni per i colori azzurri.
Il titolo K1 uomini U23 è stato appannaggio del francese Anatole Delassus, davanti all’austriaco Felix Oschmautz e al britannico Jonny Dickson.
Nel K1 donne U23 oro alla slovacca Eliska Mintalova, argento alla francese Emma Vuitton, bronzo a Monica Doria Villarrubla, rappresentante di Andorra.
Nel C1 uomini Junior si è imposto l’australiano Mark Crosbee, sui ceki Michal Urban e Lukas Kratochvil.
E per finire il C1 donne Junior: medaglia d’oro alla slovacca Zuzana Pankova, argento alla spagnola Nora Lopez, bronzo alla tedesca Lucie Krech.
Otto erano i rappresentanti italiani nelle diverse semifinali: Giacomo Barzon, Davide Ghisetti, Leonardo Grimandi nel kayak maschile Under 23, Marta Bertoncelli, Francesca Malaguti nel kayak femminile Under 23, Elio Maiutto, Simone Marchegiano, Marino Spagnol nella canadese maschile Junior.
Ebbene di questi solo Marta Bertoncelli, atleta del Cs Carabinieri, è riuscita a qualificarsi per la finale, dove si è classificata ultima per le penalità.
Semifinale molto amara per l’eporediese Simone Marchegiano, che ha ottenuto il secondo miglior tempo grazie a una discesa splendida, ma è rimasto escluso dal novero dei migliori a causa del salto di una porta.
È la giornata di sabato a portare nuova gloria ai colori azzurri.
Si è iniziato con la canadese maschile Under 23, che ha visto imporsi il francese Mewen Debliquy, davanti al polacco Kacper Sztuba e al ceko Vojtech Heger.
Conquistano la finale gli italiani Martino Barzon e Nicola Mengoli, il primo dei quali si è piazzato al quinto posto, il secondo decimo.
Nell’omologa gara femminile il tricolore ha svettato alto grazie alla ventenne ferrarese Elena Borghi, che con una gara impeccabile si è lasciata alle spalle la forte atleta ceka Gabriela Satkova e la slovacca Emanuela Luknarova.
Nel kayak Junior maschile il passaggio in finale dei tre italiani Gabriele Grimandi, Michele Pistoni e Xabier Ferrazzi aveva suscitato speranze di podio: speranze deluse, l’eporediese Pistoni è stato il migliore con il sesto posto, Ferrazzi nono e Grimandi decimo.
Ha vinto il francese Titouan Castryck, argento a l ceko Stepan Venc, bronzo al britannico Sam Leaver.
Ma l’apoteosi si è raggiunta con il kayak femminile Junior: davanti al pubblico di casa la diciassettenne Lucia Pistoni ha vinto mettendo a segno un percorso netto lasciando a più di un secondo Dominika Brzeska e a oltre 4 la tedesca Italia Paulina Pirro.
“E’ stato pazzesco – sono state le prime parole di Lucia -! Quando ho finito la gara con il primo tempo dovevano scendere ancora due atlete. Ho realizzato che comunque ero sul podio e sarei stata già contenta, ma la vittoria è stata un’emozione incontenibile, non riuscivo e non riesco tutt’ora a crederlo”. Gran finale domenica con l’assegnazione dei titoli di Extreme Slalom, disciplina olimpica dal 2024.
Ben 250 gli atleti alla partenza, impegnati in discese a eliminazione diretta nelle categorie kayak uomini e donne, Under 23 e Junior. Gareggiano contemporaneamente quattro atleti su kayak corti e identici.
Dopo essersi lanciati da una rampa sospesa a più di due metri dall’acqua, percorrono un tracciato obbligato, segnato da porte gonfiabili, che devono essere superate a valle o a monte, e che a differenza dello slalom classico possono essere toccate senza incorrere in penalità.
Scendendo gli atleti non cercano di battere un determinato tempo, ma di guadagnare un vantaggio sugli avversari, sopravanzandosi e ostacolandosi in ogni modo.
È permesso anche il contatto tra le barche, purché i canoisti tengano sempre le mani sulla loro pagaia e non la usino per colpire di proposito i loro concorrenti.
I risultati: nell’Under23 maschile oro al francese Gael Adisson, davanti al britannico Etienne Chappell e allo svizzero Jan Rohrer. Nell’omologa categoria femminile, prima la britannica Nikita Setchell, seconda la svizzera Naemi Braendle, terza l’italiana Monic Doria Vilarrubla di Andora.
Tra i più giovani: vittoria al francese Hugo Monasse davanti al connazionale Martin Cornu e all’ucraino Serhii Sovko.
E tra le ragazze oro alla statunitense Evy Leibfarth, argento alla slovacca Zuzana Pankova, bronzo alla tedesca Charlotte Wild. “Dal punto di vista tecnico-organizzativo – commenta Claudio Roviera, presidente del comitato organizzatore – abbiamo centrato l’obiettivo di trovare e coordinare risorse finanziarie, tecniche, umane e sportive per realizzare un evento bello e partecipato. Abbiamo rispettato tutto quanto era stato previsto nell’hosting agreement e la Federazione Internazionale è stata evidentemente soddisfatta, come anche tutte le squadre nazionali presenti. Per quanto riguarda il pubblico, gli eporediesi sono finalmente tornati allo Stadio della Canoa, ma con la prudenza dettata dalla situazione pandemica ancora in corso. Abbiamo potuto lavorare in tranquillità. È stata molto buona e costante la presenza di spettatori stranieri che sono venuti a seguire le gare dei loro amici e familiari. Un ringraziamento particolare va ai volontari, agli sponsor e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento e alla Polizia di Stato che con la costante e discreta presenza ha garantito la sicurezza di tutta la manifestazione”.