Annunciata nei giorni scorsi dal primo cittadino Maurizio Fiorentini, è arrivata lunedì l’ordinanza che impone alcuni obblighi volti a eliminare gli sprechi nell’utilizzo dell’acqua e per il contenimento dei suoi consumi.

La decisione è stata assunta a causa della riduzione della portata delle sorgenti degli acquedotti di Chiaverano e Bienca (gestiti, lo ricordiamo, da due diverse cooperative locali, e non da Smat come è per la maggior parte dei Comuni della provincia torinese) dovuta al persistere della siccità.

A tutta la cittadinanza, su tutto il territorio comunale, sino al termine della criticità idrica che sarà comunicata con revoca della presente ordinanza – spiega il sindaco – , è ordinato il divieto di prelievo e di consumo di acqua potabile per l’irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio di veicoli privati, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua e tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico”.

Le limitazioni erano partite nella prima decade di luglio a Bienca, per poi estendersi venerdì scorso a tutta la frazione, con la chiusura totale dell’acqua potabile nelle ore notturne, dalle 22 alle 7 nei giorni feriali e dalle 22 alle 8 nei festivi.

Il motivo – avevano spiegato gli amministratori della cooperativa locale – è che non abbiamo più il sostegno dell’acquedotto di Chiaverano, che da parecchie settimane ci dava acqua per aiutarci a compensare la nostra crisi. Grazie al loro aiuto abbiamo potuto limitare le chiusure notturne alla zona alta di Bienca e continuare ad alimentare la parte bassa e periferica. Ma ora dobbiamo farci bastare l’acqua delle nostre sorgenti e questo comporta un uso razionale dell’acqua e un divieto assoluto di sprechi e di usi che non siano quelli civili e produttivi”.

Subito dopo è giunto anche l’avviso della Cooperativa Acqua Potabile di Chiaverano, firmato per conto del consiglio di amministrazione da Alessandro Revel Chion, che invitava a moderare l’utilizzo dell’acqua per tutti gli usi “che non siano quelli domestici o produttivi” perché in caso contrario si sarebbe provveduto all’interruzione dell’erogazione nelle ore notturne.

Infine, lunedì, l’ordinanza sindacale.