È fissata per le 17 di sabato 20 agosto l’ora X per il taglio del nastro della 61a edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, la grande kermesse artistica che onora e promuove la plurisecolare tradizione della lavorazione della terra rossa nel centro canavesano.
Una manifestazione di grande rilievo, che non a caso è stata presentata ufficialmente la scorsa settimana nella Sala Trasparenza della Re-gione Piemonte, in piazza Castello a Torino, a cura dell’Amministrazione comunale di Castellamonte, rappresentata dal sindaco Pasquale Mazza e dall’assessore alla Cultura Claudio Bethaz, accompagnati dal curatore Giuseppe Bertero.
La Mostra di quest’anno avrà delle dediche particolari: la principale è per il centenario della Scuola d’Arte (oggi Liceo Artistico) “Felice Faccio”, che dalla sua fondazione nel 1922 ad oggi è sempre stata un luogo di alta formazione educativa e importante centro culturale per il territorio: una serie articolata di eventi celebrerà il centenario, a partire da una mostra che presenterà opere storiche e recenti dell’attività didattica della sezione ceramica.
Oltre a fornire una vetrina della produzione artigiana tipica (a partire dalle celeberrime stufe) tutt’oggi presente a Castellamonte, la Mostra confermerà la sua vocazione come luogo di raccolta ed esposizione delle più recenti e innovative espressioni artistiche, con il concorso internazionale “Ceramics in love… Premio Città di Castellamonte 2022”, dedicato quest’anno alla Ucraina: tra gli artisti di tutto il mondo che partecipano al Concorso, ve ne sono ben cinque di quella martoriata nazione, che tra indicibili difficoltà sono riusciti a far giungere le loro opere in Canavese.
Per quanto più in generale riguarda la rassegna, quest’anno non sarà possibile utilizzare la storica sede di Palazzo Botton, interessato da un profondo lavoro di ristrutturazione che lo renderà un Museo permanente della Ceramica.
Per ovviare al problema, si è scelto di suddividere le varie esposizioni in più punti-mostra ufficiali, cui se ne aggiungono altri privati (quali il “Cantiere delle Arti”, la ditta “La Castella-monte”, le “Fornaci Museo Pagliero”, le “Ceramiche Camerlo”, le “Ceramiche Castellamonte” di Elisa Giampietro, le “Ceramiche Grandinetti”), sparsi in città, dando vita ad una percorso espositiva con pochi eguali in Italia.
Anzitutto è confermato il ritorno alla suggestiva Rotonda Antonelliana, dove è prevista l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte, Faenza, della “Baia della Ceramica” (Savona, Albissola Marina, Albissola Superiore e Celle Ligure) e Pavia: un’occasione prestigiosa per gettare uno sguardo aggiornato sulla contemporaneità della scultura in ceramica.
Fra le arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le famose stufe di Castellamonte: sia quelle della tradizione che quelle contemporanee di squisita fattura e sempre più famose nel mondo.
Al piano terra del centro congressi “Martinetti”, sarà allestita la mostra delle opere selezionate per il concorso internazionale “Ceramics in Love 2022”, con oltre 100 opere provenienti dall’Italia e da 15 diverse nazioni del mondo.
Al secondo piano del centro congressi “Piero Martinetti” è ospitata la Collezione permanente delle “ceramiche sonore”, ovvero i fischietti in terracotta provenienti da tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani (noto a tutti come Clizia) e da lui donati alla città. Sempre in materia di fischietti in terracotta, al primo piano del Martinetti, continua l’esposizione delle opere del recente concorso internazionale “Ceramiche Sonore”, inaugurata a maggio 2022.
Nella stessa sede espositiva faranno bella mostra di sé le “Pop/Opere” in ceramica molto innovative nella forma e nella tecnica dei due giovani artisti Gianluca Cutrupi e Paolo Pastorino, mentre al piano terra del Centro Congressi Martinetti, come buona consuetudine, il Cna propone le sue ceramiche da “indossare”.
Ci sono poi anche due nuovi punti mostra: la sala consiliare con le “Ceramiche nere rumene” e le opere di Nicolae Moldovan e la Casa della Musica “F. Romana” dove verranno posizionate le opere realizzate per i duecento anni della Filarmonica dagli allievi del corso di ceramica del Liceo Artistico che presentano diversi strumenti musicali realizzati in terracotta smaltata.
Sempre alla Casa della Musica sarà esposto un grande bassorilievo dello scultore Enrico Carmassi, insegnante e preside del “Faccio” dal 1944 al 1967: al particolare di un suo grande altorilievo (che ben rappresenta la lavorazione dell’argilla sia nella didattica scolastica, sia nelle botteghe che nelle industrie del settore in Castellamonte) è ispirato il manifesto ufficiale Mostra 2002, creato dal grafico Luca Chiartano.
Questa sessantunesima edizione vede l’importante presenza alla Fornace Pagliero 1814 di Spineto, frazione di Castellamonte, della mostra “Kèramos – Off Gallery – Gulliarte” di Savona con otto artisti contemporanei della ceramica.
E come per le precedenti edizioni, nei giorni prefestivi e festivi, è prevista una navetta per raggiungere i punti espositivi più distanziati dal concentrico e per visitare i suggestivi “Castelletti”, da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte.
La Mostra della Ceramica sarà visitabile con ingresso libero dal 20 agosto all’11 settembre, dal martedì al venerdì dalle 17 alle 21 il sabato e la domenica dalle 10 alle 21.
Ulteriori informazioni sugli eventi collaterali, con aggiornamenti fotografici sull’edizione in corso, potranno essere trovati alla pagina web: https://www.treterrecanavesane.it/61a-mostra-della-ceramica-di-castellamonte.