Nel breve ma importante consiglio della Unione montana Valli Orco e Soana che si è tenuto lunedì 25 luglio nella sede dell’ente, è arrivato il “disco verde” per l’ipotesi elaborata nello “studio di prefattibilità per la realizzazione di bacino artificiale per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana”, effettuato dall’ingegner Roberto Truffa Giachet per conto della stessa Unione montana.

Un grande progetto che mira alla possibile realizzazione di un lago artificiale, da utilizzare sia per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili sia per garantire l’approvvigionamento idrico per usi agricoli alla pianura in caso di siccità, oltre che in prospettiva per usi potabili.

Di fatto si tratterebbe del settimo sbarramento idrico presente nelle valli Orco e Soana – ha sottolineato il presidente dell’Unione montana Marco Bonatto Marchello –, che avrebbe un’utilità plurima e costituirebbe un ulteriore miglioramento dell’attuale sistema di invasi del bacino del torrente Orco e affluenti, oggi più che mai importanti anche a servizio dell’agricoltura della pianura canavesana”.

Ovviamente al momento si tratta soltanto della presa d’atto di un’ipotesi ancora tutta da verificare, nella sua effettiva fattibilità, soprattutto anche dal punto di vista geologico e dell’impatto ambientale di un’opera che, se realizzata, cambierà radicalmente il paesaggio della bassa e media valle Soana, in quanto l’ubicazione della nuova diga sarebbe collocata al confine tra i Comuni di Pont Canavese e Ingria. Pareri positivi su questo progetto sono arrivati da tutti i sindaci e consiglieri presenti, tra cui quello del primo cittadino di Pont Canavese.

Un’opera che, se realizzata pur con tutte le cautele del caso – ha detto infatti Bruno Rivaavrà una stragrande maggioranza di ricadute positive sul territorio”.

Favorevole all’opera anche il sindaco di Noasca Domenico Aimonino e parere positivo pure dai consiglieri di minoranza Alberto Giovannini Luca e Paolo Coppo, anche se quest’ultimo sul punto si è astenuto perché non aveva avuto modo di visionare lo studio di prefattibilità.

Assente il sindaco di Ingria, hanno votato a favore della presa d’atto dello studio anche i primi cittadini di Valprato Soana Francesco Bozzato e di Ronco Canavese Lorenzo Giacomino, pur senza esprimere nel corso del consiglio dell’Unione montana alcun commento in merito a questo progetto.

m.p.