Sabato scorso Strambino ha fatto da cornice alla seconda edizione di “Wonnie in Giro”, iniziativa a cura della Fondazione Fila Museum volta alla riscoperta del territorio e dedicata allo sport outdoor.

Uno splendido sole ha contribuito alla riuscita, per oltre 250 partecipanti, di una giornata all’insegna dell’attività fisica all’aria aperta.

Il tutto con la partecipazione di due guest star d’eccezione, oltre che grandi sportivi e campioni del mondo: Francesco “Ciccio” Graziani e Andrea “Lucky” Lucchetta, che hanno allietato con gran simpatia e disponibilità nel regalare autografi e foto ricordo e animato la camminata attraverso un percorso di circa 5 km tra le vigne strambinesi e romanesi con partenza e arrivo nello splendido parco del castello di Strambino, sede di una rievocazione storica con spadaccini che incrociavano lame in tipici abiti medioevali. L’iniziativa è stata organizzata grazie a Fondazione Fila Museum di Biella, Comune di Strambino e Città metropolitana di Torino, in sinergia con Avis e Pro Loco.

Presenti come sempre, per garantire eventuale primo soccorso e sicurezza, i volontari della Cri e della Protezione civile.

Nel pomeriggio i due campioni, sensibili alla tematica dello “sport pulito”, del sociale, dell’attenzione verso i giovani e i bambini hanno presenziato all’inaugurazione della panchina rossa, sotto i viali del campo sportivo, presenti la sindaca Sonia Cambursano, il presidente del Gruppo Alpini e della rappresentante la Casa delle Donne d’Ivrea: un segno questo, relativo a una tematica tristemente attuale, poiché ogni giorno si hanno notizie di donne vittime di violenza (e nell’80% dei casi per mani di familiari o ex familiari, compagni o ex compagni).

Problema estremamente radicato – ha sostenuto la sindaca – in una cultura che non ha ancora pienamente accettato che la donna non è proprietà di nessuno, ma è ‘padrona’ di se stessa… Segni come la panchina rossa sono simbolici, ma molto importanti”.

Presenti anche il comandante della locale Stazione dei Carabinieri, maresciallo Gianfranco Calabrese, alcuni alpini promotori – lo ha specificato il loro presidente – e desiderosi di voler ancora sottolineare attraverso altre iniziative, simili alla panchina rossa, problemi sociali come il bullismo per cercare di sensibilizzare i giovani, e alcune volontarie della Casa delle Donne d’Ivrea: preziosa associazione attiva da un trentennio sul territorio, che aiuta donne vittime di violenza, è punto d’incontro, di crescita, di scambio culturale tra generazioni ed etnie, prende in carico donne con sofferenze per maltrattamenti, violenze di tipo, fisico e psicologico, ferite che fanno fatica a guarire; sempre più si preoccupa di potenziare lo sportello di ascolto “Alzati Eva” (a Ivrea in piazza Mascagni) per far sì che le donne possano alzare lo sguardo e chiedere aiuto consapevoli della loro dignità, differenti ma pari agli uomini.

La giornata si è conclusa nel tardo pomeriggio nel Salone Unità d’Italia, dove il pubblico ha potuto ascoltare i due campioni del mondo in un’intervista, moderata dalla sindaca Sonia Cambursano, che nei ringraziamenti finali – alla Fondazione Fila Museum e a tutte le associazioni locali intervenute – ha sottolineato quanto la sinergia sia capace di trasferire messaggi ed entusiasmo in tutti i progetti e in giornate come quella strambinese.

Carmelina Arrigo