La città abbandona i suoi consueti colori, il rosso e il bianco, per vestirsi di rosa in omaggio alla 26ª Festa dei Nocciolini che ha animato il fine settimana scorso da venerdì 23 a domenica 25 settembre.
Ad annunciarlo è stata l’assessore al Turismo, Chiara Casalino, affiancata dal presidente Ascom, Giovanni Campanino, uniti in stretta collaborazione per dare vita alla kermesse che celebra il prodotto tipico chivassese.
Un dolce “della gente”, ha sottolineato il consigliere regionale Gianluca Gavazza (il Consiglio regionale patrocina la festa), un dolce buono, semplice e facile da distribuire, da condividere.
Il programma della manifestazione richiama gli appuntamenti consolidati degli anni scorsi, con le eccellenze enogastronomiche, il mercatino dei prodotti, gli show cooking, lo street food, la musica e l’intrattenimento, la presenza dei Maestri del Gusto della provincia di Torino… ma soprattutto i Nocciolini e i loro produttori locali.
Dopo il successo del 2021, si è ripetuto il connubio con GiocaChivasso: una zona interamente destinata al gioco, ai giocatori di ogni età e alle famiglie, in via del Collegio, con giochi da tavolo, di carte, di ruolo, miniature, videogame, oltre a un parco giochi su strada.
Momento clou della festa, domenica alle 16.30 nell’area Food Experience di piazza della Repubblica, la cerimonia di consegna di Nocciolino d’Oro e Nocciolino d’Tola 2022: i premiati sono Giorgio Scapecchi, eclettico personaggio e membro di una famiglia storica del commercio locale, e Fabrizio Valle, attivo esponente della comunità di frazione Mandria, promotore di “Stramandriamo” e altri eventi di richiamo (nelle foto in alto).
“Questa sarà la mia ultima edizione della festa – ha annunciato il presidente Campanino -. Il 15 febbraio terminerà il mio mandato e mi sono dato appuntamento con Maria Luisa Coppa (presidente Ascom Torino e provincia) per parlare di futuro. Abbiamo lavorato con impegno in anni molto difficili, ora c’è bisogno di energie nuove: questa manifestazione rappresenta per me un sogno realizzato, con la sua crescita e una struttura che negli ultimi cinque anni è cambiata e si è consolidata”.
