Per via di una antica amicizia, Luciana (mia moglie) ed io siamo stati invitati alla festa per il quarantesimo compleanno della cooperativa sociale Mirabilia Dei. Si tratta di una comunità familiare, di case dove “famiglie vivono la dimensione vocazionale del matrimonio accogliendo persone diversamente abili i cui legami affettivi sono venuti a mancare”.
Il nome è splendido e soprattutto azzeccato. Per noi che abbiamo visto questa grande “famiglia” nascere, compiere i primi passi e crescere, inciampare e risollevarsi, fare un mare di bene e dover soffrire e lavorare tanto per accogliere persone in difficoltà, si tratta di un miracolo meraviglioso. Certamente ci ha messo lo zampino il Buon Dio, che ha fatto capire di compiacersi molto della bella festa, donando la pioggia che mancava da tanto tempo, benedicendo con abbondanza gli amici riuniti nella sede di Inarzo (piccolo Comune di un migliaio di abitanti, in provincia di Varese, n.d.r.).
Lorenzo e Marcella non solo hanno voluto e scelto di dedicare la loro vita a tante persone speciali, trascinando con loro altre famiglie, ma soprattutto hanno deciso di mettersi a vivere con loro. A volte, come è stato ricordato durante i saluti, è più facile aiutare chi ha bisogno e servirli, piuttosto che mettersi a tavola con loro. Che indomita volontà e operatività di tanti amici, vicini e lontani, nel cercare il bene delle persone che vivono in questa grande famiglia! Quarant’anni senza stancarsi, contro tutti gli ostacoli, i lacci e i lacciuoli della burocrazia asfissiante e delle leggi aride e scritte senza cuore! Sempre trovando, alla fine, amicizia, aiuto, passione, dedizione e, per essere realisti, finanziamenti e sostegno fattivo.
Piace molto questa accoglienza degli ultimi, mirando sempre a offrire un lavoro ed una occupazione, dove trovano dignità e realizzazione anche le persone più umili e fragili. In tal modo si attraggono donazioni e benefattori: quanta gente grande e anche piccolina e semplice ha permesso questo bel cammino!
Insieme, come un grande popolo, mai soli, chiamati a far risplendere il volto di Cristo nel mondo, rinnovando lo stupore per il bene che Dio opera attraverso i suoi servi.
“Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. / Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace” (libro dei Numeri)