Dalla scorsa settimana Borgiallo ha tre nuovi cittadini: un fatto non da poco per un Comune di soli 600 abitanti, che diventa però eccezionale per almeno due motivi.
In primis perché è solamente la seconda volta che il Comune dà la cittadinanza italiana a persone nate all’estero, ma soprattutto perché l’atto formale rappresenta l’ideale chiusura di un cerchio.
I nuovi borgiallesi (e italiani) rispondono infatti ai nomi di Maria Josefina Giobando, del marito Maximiliano Rodrigo Garcia e della loro figlia Alba Giobando Garcia: 36 anni lei, 34 lui e appena 21 mesi la piccola, sono originari di Santa Fè in Argentina.
A Borgiallo sono arrivati nell’aprile scorso, scegliendo il piccolo centro della Valle Sacra perché proprio da lì era emigrato alla fine del 19° secolo l’antenato di Maria Josephina, Giorgio Giovando.
Nel Paese sudamericano, il cognome originale era poi stato evidentemente alterato nei documenti, rendendolo più simile alla pronuncia dell’idioma locale: ma non c’è dubbio che sia completamente borgiallese il ceppo originario di una famiglia che si è poi ampiamente ramificata in Argentina (ne fa parte anche monsignor Ernesto Giobando, vescovo ausiliare di Buonos Aires e gesuita come Papa Bergoglio).
Le ascendenze genealogiche sono state ampiamente documentate da Marita Oberto, collaboratrice parrocchiale e ricercatrice locale,
che insieme al marito Silvano Vezzetti ha agito da famiglia ospitante per la giovane famiglia negli ultimi mesi, quelli in cui – grazie anche al supporto e lavoro del responsabile dell’anagrafe Dario Bianchetta – sono state portate a termine le pratiche per l’ottenimento della cittadinanza “iure sanguinis”.
Pratiche conclusesi con la consegna ai tre della carta di identità e di una copia della Costituzione Italiana.
“Ci sarebbe piaciuto che aveste fissato qui anche il vostro domicilio – ha detto la sindaca Francesca Cargnello ai due adulti, entrambi laureati in Architettura e in cerca di opportunità lavorative in questo campo –, ma è comunque un onore per noi che abbiate scelto Borgiallo per riabbracciare l’Italia. Qui sarete sempre i benvenuti”.