Due cose danno immediatamente il senso del grande successo ottenuto dalla patronale di Tonengo dedicata a San Francesco d’Assisi: il bel tempo e la marea sterminata di auto posteggiate all’inizio del paese, per tutta la giornata di domenica 2 ottobre.
La via centrale ovviamente era chiusa, perché invasa da bancarelle di ogni tipo, e i bar e locali posti sulla strada hanno potuto approntare dehors, affollati per tutto il giorno.
Gli eventi clou sono stati la serata della paella del sabato, al Palaeventi, con appuntamento danzante e gettonatissimo banco di beneficenza; e, domenica, la Messa solenne officiata da monsignor Lorenzo Piretto, seguita dalla processione con la statua del santo portata in spalla: un momento sempre molto sentito da tutti i tonenghesi.
A qualcuno potrà sembrare anacronistico, ma si tratta davvero di un evento, nel corso dell’anno, in cui ancora oggi gli abitanti di questo operoso borgo, con una grossa componente agricola, si trovano raccolti attorno al santo patrono che li rappresenta.
Nel pomeriggio di domenica da segnalare il bel concerto di voci bianche ed organo (coro Artemusica di Debora Bria e Paolo Tarizzo organista), che ha avuto un buon pubblico, molto partecipativo.
Lunedi mattina è stata celebrata la rituale Messa in onore di tutti i defunti di Tonengo e di Mazzè animata dalla cantoria di Quincinetto, e alla sera c’è stato spazio per un momento gastronomico organizzato dai ristoranti tonenghesi La Svolta e La Ciccia. L’ultimo appuntamento legato alla festa di San Francesco era “La cursa”, manifestazione podistica cui hanno aderito in circa 400, e il cui ricavato sarà destinato a coprire le spese per l’illuminazione natalizia del paese: si sarebbe dovuta svolgere questa domenica, ma a causa del maltempo è stata rinviata a data da stabilire.
Beppe Mila