Si è svolta sabato 8 ottobre, presso l’aula magna dell’ex Seminario minore, la bella e interessante conferenza magistralmente condotta dal professor don Francesco Mosetto SdB, assistito dal professor Silvio Ricciardone, docente di Storia dell’arte presso il Liceo cittadino “Carlo Botta”.

La serata, voluta dal Vescovo Edoardo come omaggio al neo Cardinale Arrigo Miglio, ha avuto come nucleo centrale la presentazione dell’ultimo studio di don Mosetto intitolato “L’iconografia delle antiche chiese e cappelle del Canavese” (tab edizioni 2022).

Il ricco apparato fotografico presentato, le citazioni di alcuni testi di grandi storici dell’arte, di passi del Magistero e gli approfondimenti mirati del professor Ricciardone hanno piacevolmente accompagnato la passeggiata storico-artistico e teologica guidata da don Mosetto alla riscoperta di cappelle minori, importanti pievi e chiese insigni del Canavese e non solo; tanti infatti sono stati i riferimenti esposti dai relatori, che hanno presentato interessanti raffronti tra le raffigurazioni pittoriche di edifici sacri del nostro territorio, come ad esempio la Cattedrale, San Lorenzo in Settimo Vittone, Santo Stefano di Sessano in Chiaverano e tante altre, con simili esempi presenti in Spagna, Francia, Svizzera, Sardegna e l’antica città imperiale di Costantinopoli, odierna Istanbul.

I cicli pittorici osservati da don Mosetto hanno riguardato in particolare le raffigurazioni absidali aventi come soggetto il Cristo Pantocratore, accompagnato da teorie di Apostoli e Santi e attorniato dai simboli degli Evangelisti, e le raffigurazioni dell’annunciazione a Maria, frequentemente rappresentate negli archi trionfali di accesso al presbiterio.

Contemplando queste immagini – scrive Mosetto nel suo saggio –, il popolo santo di Dio abbraccia con un solo sguardo l’intero mysterium salutis: l’incarnazione salvifica del Figlio di Dio e la gloria del Cristo risorto per raggiungere il cuore del mistero, reso in modo intuitivo e sintetico, quella che si riferisce all’ingresso del Figlio di Dio nella storia umana (l’Annunciazione) e quella del Cristo glorioso (il Pantocrator o Majestas Domini) che evoca l’attuale presenza del Vivente nella vita della Chiesa”.

La conferenza è stata seguita con attenzione dai presenti ed è stata apprezzata dal Cardinale Miglio, il quale, al termine della serata, ha ringraziato i relatori.

Lo stesso Cardinale, durante l’omelia tenuta in Cattedrale il giorno seguente, ha fatto riferimento a questa iniziativa culturale, affidando se stesso e tutta la Diocesi all’intercessione della Beata Vergine Assunta, a cui sono intitolate la nostra Cattedrale e tante chiese e cappelle diffuse su tutto il territorio diocesano, espressione di una profonda e radicata fede del popolo cristiano nei confronti della Madre di Dio e della Chiesa.

a.p.