Un riconoscimento importante, una spinta a migliorarsi costantemente e a cogliere l’opportunità di crescita – culturale, ma anche umana – che lo studio può offrire: a questo “servono” le borse di studio “Giovani promesse” istituite dall’ex preside della scuola media, professor Giuseppe Abbate, e dalla sua signora, che ogni anno premiano studenti montanaresi capaci di esprimere tutte le proprie potenzialità, conseguendo risultati di eccellenza.
Si inizia con i giovanissimi che nell’estate appena trascorsa hanno concluso il loro percorso all’interno della scuola secondaria di primo grado, superando l’esame con la media (almeno) del 9.
E, perché non risulti un’iniziativa estemporanea, li si accompagna negli anni della secondaria di secondo grado: naturalmente a patto che mantengano un rendimento elevato.
Trattandosi di un concorso, naturalmente, c’è la possibilità che chi non è stato premiato un anno possa esserlo quello successivo, se si sarà migliorato, superando in rendimento chi gli stava davanti.
Come già accaduto nella scorsa edizione, il professor Abbate e i suoi collaboratori hanno deciso di suddividere in due turni la cerimonia, per non “intasare” il salone di Ca’ Mescarlin, cautelandosi rispetto alla sempre possibile trasmissione di virus.
Ecco chi sono, dunque, i premiati di questa edizione.
Per la prima volta, in quanto freschi di esame di terza media e di iscrizione alle superiori, hanno ottenuto la borsa di studio Anna De Carli e Riccardo Marino; in ordine di età, hanno poi ricevuto il riconoscimento Marco Priano e Lorenzo Parlapiano, Andrea Giulia Rocco e Stefano Peccioli, Arianna Dona e Beatrice Saroglia, Vittoria Caraglio e Sara Signorini.
Infine, hanno superato brillantemente l’esame di maturità Daniele Palandri e Alessandro Borghesio (e merita segnalare che quest’ultimo non solo ha ottenuto 100 e lode, ma è stato ammesso all’esame con la media del 10!).
Evidente la soddisfazione, al termine, di studenti e genitori, che hanno ringraziato i coniugi Abbate per la loro meritoria iniziativa a sostegno della crescita delle “giovani promesse” montanaresi: le quali si spera, sfrutteranno l’occasione loro offerta come trampolino di lancio per un futuro ricco di soddisfazioni (per se stessi e per tutta la comunità).
Nelle foto: il gruppo dei concorrenti più giovani e i due premiati più “anziani”.
Redazione Web