Una grande festa: la festa degli affetti, dei ricordi e di tutta la comunità; la festa della Chiesa terrena che si unisce con quella celeste, di coloro che vivono già nella gloria di Dio. “Sembrastrano parlare di festa in un giorno in cui ci ritroviamo al camposanto e sentiamo più struggente il ricordo di chi abbiamo perso”, ha detto don Davide Smiderle.
Nel pomeriggio di martedì 1° novembre si è rinnovato il momento di incontro al cimitero del capoluogo, dove è stato recitato il rosario, guidato da don Lorenzo Santa, prima della Messa officiata da don Davide Smiderle e concelebrata da don Tonino Pacetta e don Gianpiero Valerio.
Un incontro delle comunità chivassesi – quella del Duomo, di Castelrosso, Boschetto e Mosche, di San Giuseppe lavoratore, dei Cappuccini e di Montegiove, della Madonna del Rosario e di Torassi – unite nel giorno della “festa del Paradiso”.
Una moltitudine di fratelli e sorelle, ha sottolineato don Davide, che vivono nella gloria di Dio e camminano accanto a noi.
Tutte le parrocchie cittadine hanno poi vissuto celebrazioni proprie nel ricordo di Santi e Defunti.
Momenti particolari hanno avuto luogo lunedì a tarda sera in Duomo e lo stesso giorno alla Madonna del Santo Rosario, con la Messa seguita dalla “Zuppa dei Santi” in oratorio.
a.s.
Redazione Web